
CAGLIARI (ITALPRESS) – “Si apre ora una nuova fase della Sanità sarda, durante la quale, in attesa della cessazione dei commissariamenti, va adeguatamente predisposta una completa ed efficace riorganizzazione della Sanità sarda. A questa fase il Partito Democratico intende dare il proprio contributo, consapevole che il Popolo sardo giudicherà l’intera Legislatura sulla base dei risultati che saranno conseguiti in materia di Salute, e che il primo dovere delle Istituzioni democratiche è quello di servire con competenza e lealtà l’interesse pubblico e di conseguire il bene comune”.
Così in una nota il Partito Democratico sardo conferma l’appoggio alla maggioranza che sostiene la presidente della Regione, Alessandra Todde, dopo le polemiche sulle nomine dei commissari delle aziende sanitarie sarde. I dem ieri non hanno partecipato alla riunione del Campo largo che ha dato il via libera alle nomine, proprio in aperta contestazione nei confronti della governatrice.
Il Pd, “avendo espresso il proprio dissenso, e prendendo atto della volontà della Presidente di procedere secondo procedure, modalità e tempi non condivisi dal Partito Democratico, ha comunicato prima alla Presidente e poi agli altri Partiti e Gruppi della Maggioranza che non avrebbe partecipato alle decisioni della Giunta regionale sulla materia in discorso”. Una decisione che apre una spaccatura importante negli equilibri della maggioranza.
“Tale decisione è stata assunta perché – prosegue il segretario Piero Comandini insieme ai consiglieri del partito – secondo il Partito Democratico, l’istruttoria che ha portato al commissariamento delle Aziende sanitarie risulta imperfetta sotto il profilo giuridico, tecnico e politico, e rischia di costituire un rallentamento e un ostacolo all’attuazione della l.r. 8/2025, anziché favorire il dispiegamento degli auspicati benefici effetti nei confronti della Sanità in Sardegna e, conseguentemente, della salute delle cittadine e dei cittadini”.
Il Partito Democratico precisa però di aver “inteso evitare ogni azione dilatoria, ovvero ostruzionistica, e ha pertanto limitato l’espressione del proprio dissenso alla mancata partecipazione alle scelte e alla conseguente sanzione formale di esse, tradottasi nella mancata partecipazione della propria delegazione alla riunione di Giunta appositamente convocata in data 27 aprile 2025”.
Dunque la posizione finale: “Le problematiche della Sanità non possono limitarsi a una sostituzione dei direttori generali con dei commissari temporanei. Serve la riorganizzazione del sistema territoriale anche con i medici di base, la revisione del sistema della formazione delle risorse umane e della funzione delle AOU, la ridiscussione del sistema di finanziamento delle ASL su base capitaria per evitare impropri spostamenti di bilancio, la selezione dei Direttori generali su base professionale, attraverso una commissione di alto profilo, l’impostazione di un nuovo modello di integrazione dell’assistenza sociale e sanitaria considerando l’aumento degli anziani non autosufficienti nei prossimi anni, in modo da garantire la tenuta economica e sociale di tutto il sistema, nell’interesse di tutta la Sardegna e con il coinvolgimento di maggioranza e opposizione per costruire su basi condivise il futuro”.
Le nomine hanno visto per l’Asl 1 Sassari l’ingresso di Paolo Tauro, poi per l’Asl 2 Gallura Ottaviano Contu, Asl 3 Nuoro Angelo Zuccarelli, Asl 4 Ogliastra Diego Cabitza, Asl 5 Oristano Federico Argiolas, Asl 6 Medio Campidano Maria Francesca Ibba, Asl 7 Sulcis Andrea Marras, Asl 8 Cagliari Aldo Atzori, Arnas Brotzu Maurizio Marcias, Aou Cagliari Vincenzo Serra, Aou Sassari Mario Carmine Antonio Palermo, infine per l’Areus Angelo Serusi.
– Foto xd4/Italpress –
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