
I consiglieri di quartiere ed esponenti vicentini di Fratelli d’Italia Nicolò Stefano Aldighieri e Luca Cavarretta hanno diffuso una nota stampa con la quale bocciano i “Muri liberi” in città, ovvero l’utilizzo libero di spazi per murales ed opere di street art il cui regolamento era stato discusso nel consiglio comunale del 24 aprile. Aldighieri, consigliere di quartiere della Zona 3, attacca l’amministrazione, e in particolare l’assessore alle politiche giovanili Leonardo Nicolai, accusandoli di inadeguatezza: «Aprire indiscriminatamente all’iscrizione libera sui muri della città – si legge nella nota – senza prevedere spazi regolamentati né criteri chiari, non è un gesto di modernità, ma un errore di superficialità politica. Governare una città significa tutelarla, non lasciarla in balia del disordine in nome di una presunta creatività senza regole. Questa leggerezza, come dimostrano i recenti episodi nel sottopasso tra Corso Padova e Viale della Pace, non resta confinata ai titoli di giornale: ha ripercussioni concrete e negative sulla qualità della vita urbana.»
Aldighieri incalza: «Il compito di un amministratore non è quello di inseguire mode culturali per ottenere applausi facili, ma di custodire il decoro, proteggere il patrimonio urbano e dare regole che promuovano il bello, non il degrado. Nicolai, nel tentativo di sembrare moderno e “inclusivo”, ha abdicato al suo ruolo di garante della città. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: graffiti ovunque, anarchia espressiva, confusione tra creatività e vandalismo.»
Luca Cavarretta, consigliere della Zona 2, intra nel merito dei contenuti delle scritte per le quali, sottolinea, non si può parlare di espressione creativa: «Parlare di arte in questo caso è un insulto all’intelligenza dei cittadini. Quello che è comparso nei nostri quartieri non sono opere, ma slogan ideologici estremisti, che inneggiano all’antagonismo politico e all’odio. Con la liberalizzazione selvaggia promossa dall’assessore Nicolai, Vicenza è diventata terreno fertile per la propaganda più radicale. È evidente che senza regole e senza vigilanza, la libertà di espressione si trasforma rapidamente in anarchia ideologica.»
I due consiglieri di Fratelli d’Italia concludono: «Governare significa scegliere, non abdicare. La città non ha bisogno di marchette elettorali mascherate da innovazione culturale, ma di amministratori seri, capaci di rispettare la quotidianità dei cittadini, il decoro urbano e il senso stesso della comunità. Come Fratelli d’Italia, continueremo a batterci in ogni sede per una Vicenza ordinata, sicura e rispettosa dei suoi cittadini.»