Sette giorni, dal 14 al 20 maggio, per dare sempre più slancio alla campagna umanitaria ?SiAmo Afrin? in Veneto. Sette giorni per spiegare quanto sia urgente la raccolta fondi ad essa collegata, per gli sfollati di Afrin che, vittime della guerra in Siria, si trovano in condizioni al limite: in campi profughi d?emergenza, senza beni di prima necessità, minacciati da malattie come la tubercolosi. Il tour si tiene con la partecipazione di Karim Franceschi, il ragazzo di Senigallia che per primo, nel 2015, si è unito all’esercito popolare curdo dello Ypg durante la liberazione di Kobane.
Gli incontri vanno dai Colli Berici al mare: nel trevigiano, nel padovano, nel vicentino e nel veneziano, per raccontare la tragedia umanitaria e per spiegare l’esperienza curda del confederalismo democratico nella regione del Rojava, ad est della Siria, dove uomini e donne che hanno sconfitto l’ISIS ora subiscono il bombardamento della Turchia.
Dopo gli attacchi bellici sferrati con l?operazione ?Ramoscello d?ulivo?, sono 350mila gli uomini e le donne sfollati da Afrin. Nella loro avanzata le truppe della Turchia, sostenute da gruppi jihadisti affini ad al-Qaida, hanno bombardato acquedotti, scuole, ospedali e seminato violenza, ucciso centinaia di civili e saccheggiato barbaramente le abitazioni della popolazione in fuga. La campagna umanitaria ?SiAmo Afrin? è partita il 25 aprile e si concluderà il 2 giugno ed ha l?appoggio ufficiale del Ministero della sanità di Afrin. Le donazioni saranno devolute in beni di prima necessità che verranno distribuiti nei campi profughi di Shahaba dalla Mezzaluna Rossa Curda, l?unica associazione che opera in quelle zone. A sostenere e organizzare ?SiAmo Afrin? sono i centri sociali del Veneto e del resto d?Italia, la ong Gus ? Gruppo di umana solidarietà, la fondazione Hêvî attiva in Rojava ed altre associazioni e realtà culturali che si stanno via via unendo. Il logo si SiAmo Afrin è di Zerocalcare.
?SiAmo Afrin? è al contempo un atto per riportare l?attenzione sulla grave violazione dei diritti umani in corso in Rojava, dove popolazioni inermi e pacifiche sono state attaccate da un paese membro della Nato, la Turchia. Spiega Karim Franceschi: «Tutto è nato dall?esigenze di rompere il silenzio internazionale che ha coperto come un velo l?attacco al popolo di Afrin, nella regione del Rojava. Parliamo di un?area formata da un mosaico di etnie dove negli ultimi anni si è data vita alla Federazione Democratica della Siria Settentrionale, una forma di autogoverno fondata su principi che hanno ispirato il mondo: l?uguaglianza fra i popoli, la democrazia dal basso, la parità fra i sessi e l?ecologia. E che ha rappresentato un?alternativa multiculturale e democratica alla violenza e al tragico caos che ha colpito la Siria dal 2011. Ora sentiamo forte l?esigenza di prestare aiuto alle popolazioni colpite dai lutti e dalle sofferenze della guerra. Con la campagna ?SiAmo Afrin? i cittadini del Veneto possono fare la differenza, sostenere il popolo del Rojava. La raccolta fondi è attiva al linkhttp://l2l.it/siamoafrin. Oppure è possibile donare attraverso bonifico bancario al conto corrente di Banca etica IT83Q0501802600000016709206.
Gli appuntamenti previsti in Veneto sono:
lunedì 14 maggio, ore 20, al CS Django, Treviso
martedì 15 maggio, ore 19,30, al Laboratorio Autogestito Paratodos, Verona
mercoledì 16 maggio, ore 19,30, al Centro Sociale Arcadia, Schio
giovedì 17 maggio, ore 20.45, alla Sala Comunale di Trevignano, Villa Onigo
venerdì 18 maggio al Centro Sociale Morion, Venezia
sabato 19 maggio, ore 20.30, al SanPrecario Sport Festival, Padova
domenica 20 maggio, ore 15, al Rivolta PVC, Marghera