Raccolta firme per salvare la sanità nell’Altovicentino

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ospedale Santorso
ospedale Santorso

Consegneremo 4203 firme in Regione – è scritto in una nota di Leonardo Dalla vecchia e la coalizione di centro-sinistra di Schio – Dal momento della notizia dell’incorporazione della nostra ULSS in quella di Bassano il centro sinistra scledense aveva lavorato in Consiglio comunale per spingere il sindaco Orsi a farsi promotore nel territorio di una soluzione diversa perché – come sospettavamo –  ci sarebbe stato un depotenziamento dei servizi ospedalieri e territoriali dell’Altovicentino.

A nulla è servito chiedere l’istituzione di una commissione sovracomunale di vigilanza sull’ospedale perchè Orsi l’ha prontamente ridotta a comunale (come se l’ospedale fosse solo un problema di Schio e non dell’Altovicentino) e l’ha poi svuotata di ogni funzione (tanto che la Commissione non ha mai incontrato neppure una volta  il Direttore generale dell’ULSS e poi non è stata più convocata).

Tuttavia non ci siamo arresi e abbiamo deciso che per essere più incisivi nella difesa della nostra sanità dovevamo cercare di coinvolgere la cittadinanza.

Abbiamo lanciato in Febbraio una raccolta firme con cui chiedevamo che venisse istituita un’unica ULSS provinciale.

Questa scelta è dettata dal fatto che l’ospedale di  Vicenza è comunque un ospedale di categoria superiore in cui sono già presenti i reparti per le cure specialistiche, non è in concorrenza con Schio come invece succede attualmente con Bassano.

I due ospedali dell’ULSS pedemontana dovrebbero avere pari dignità ma, come dimostrano le schede ospedaliere recentemente approvate, il polo Bassanese sta prendendo il sopravvento.  Attualmente per ogni persona che si cura a Vicenza la nostra ULSS sostiene un costo il cui ammontare complessivo è superiore alle spese del Project financing, mentre, se la nostra proposta sarà accolta, chi si cura a Vicenza sarà comunque all’interno dell’ULSS e non saranno in questo modo sottratte risorse al bilancio.

Abbiamo deciso quindi di fare un’azione di  pressione politica diretta a livello regionale, saltando l’intermediazione di Orsi che si è rivelato incapace di difendere i servizi socio-sanitari del nostro territorio.

Al nostro appello i cittadini hanno risposto numerosi e in tempi rapidi perché vivono quotidianamente questo problema.

Abbiamo scritto al presidente del Consiglio Regionale per chiedere, nelle prossime settimane, di poter presentare ai capigruppo del consiglio regionale le nostre istanze e le 4203 firme raccolte, iniziando così a concretizzare l’impegno preso con Schio e tutto l’altovicentino per difendere l’ospedale e  i servizi socio-sanitari del nostro territorio.