Montecchio Maggiore, ?L?enigma del reale?, in mostra nella Nuova Galleria Civica le opere di Angelo Gilberto Perlotto

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L’intensa stagione espositiva della Nuova Galleria Civica di Montecchio Maggiore prosegue dal 12 maggio al 17 giugno con la mostra “L’enigma del reale”, dedicata alle opere dello scultore vicentino Angelo Gilberto Perlotto. L’inaugurazione è in programma sabato 12 maggio alle 18, mentre venerdì 8 giugno alle 20,30 è in programma un evento speciale: l’incontro con l’artista e l’intervento musicale di Giuseppe Dal Bianco (flauti etnici, duduk armeno). La mostra, curata da Giuliano Menato e coordinata dall’Ufficio Cultura della Città di Montecchio Maggiore, sarà aperta il venerdì dalle 17,30 alle 21 e il sabato e la domenica dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 21. L’ingresso è libero.
“Artificio del reale o verità dell’oggetto ? Questo è il dilemma che pone al visitatore della Nuova Galleria Civica di Montecchio Maggiore l’opera fabbrile di Gilberto Perlotto (Gibo) – scrive il sindaco Milena Cecchetto nel pieghevole di presentazione della mostra -. Lo scultore vicentino istituisce con le cose un rapporto profondo, le rappresenta in modo che esse valgano per l’idea che rappresentano oltre che per ciò che sono. E partecipano un “fare” inteso nella sua integrità di progettare e di eseguire, di gioire e di soffrire”.
“[…] L’opera scultorea di Perlotto – scrive il curatore Giuliano Menato – sta a testimoniare una linea in controtendenza dell’arte contemporanea perché recupera quei valori etici ed estetici considerati perduti come le tradizioni artigianali e le radici regionali dove si coniuga cultura rurale ed eleganza popolare, orgoglio per la propria storia e apertura ad uno stile più aderente alla propria sensibilità. Dopo l’affermazione del lessico informale e la diffusione esponenziale dell’arte concettuale, l’artista vicentino valorizza l’impiego di tecniche e di materiali più tradizionalmente identificati con l’artigianato artistico nella realizzazione non solo di oggetti ma di composizioni complesse e di interventi installativi […] Il prodotto artistico che Perlotto ci consegna, frutto del suo ingegno, ha nell’oggetto l’elemento fondamentale della rappresentazione. Non è semplice mimesi, cioè imitazione della realtà o cosa che acquista valore a seguito di un’operazione della mente. Realismo per Perlotto non significa accettare passivamente la realtà, ma problematizzarla, affrontare lo scontro con l’altro da noi, sapendo che nell’urto si scopre la verità […].