Il Pd vicentino all’attacco di Rucco col segretario Formisano, la capo gruppo Sala e tutti i consiglieri: siamo pronti a prenderne il posto!

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Il Partito Democratico di Vicenza a un anno dall’inizio del mandato da sindaco di Francesco Rucco si presenta nella conferenza stampa di sabato 15 giugno con una nuova guida del gruppo in Sala Bernarda, Isabella Sala al posto di Otello Dalla Rosa (nel video spiegano i perché), e con propositi combattivi illustrati fin dall’intervento iniziale del segretario cittadino, Federico Formisano, che riportiamo di seguito oltre che nella registrazione, e poi dai singoli consiglieri (Isabella Sala, Cristina Balbi, Alessandra Marobin, Otello Dalla Rosa, Cristiano Spiller, Cristina Balbi, Alessandro Marchetti, Giovanni Battista Rolando ) che hanno affrontato argomenti specifici di seguito sintetizzati ma sviluppati compiutamente negli interventi personali che vi proponiamo integralmente.

La nota del PD: un anno di Rucco sindaco, debiti in (quasi) tutte le materie

Abbiamo sempre sostenuto che il Sindaco Rucco non ha visione del futuro.  Non c’era nelle linee programmatiche, non l’abbiamo vista nascere in corso d’anno. Un anno dopo possiamo dire che, oltre a questa mancanza di visione, di determinazione, di passione, il primo cittadino manca anche nelle piccole cose. Il risultato: una città più trascurata, sporca, insicura nell’oggi; senza idee e prospettive per il domani. L’unica idea degna di essere chiamata tale, quella sulla cultura, prevede tre mostre per le quali abbiamo chiesto, senza ottenerli, i termini degli accordi con le opportunità e i rischi che il comune si assumerà in caso di guadagni o perdite. Qui di seguito, noi sette consiglieri presentiamo ciascuno una critica e una proposta: perché, da consiglieri comunali di minoranza, abbiamo l’obbligo di vigilare e pungolare, e insieme il senso di responsabilità per proporre e suggerire.

L’introduzione del Segretario cittadino del Partito Democratico Federico Formisano:

“Il 13 giugno dello scorso anno il Sindaco Rucco entrava in carica. Da allora sono trascorsi 366 giorni. Ma non abbiamo ancora intravisto alcuna vera scelta strategica per questa amministrazione. Eppure il primo anno di mandato è il più importante da questo punto di vista: le scelte forti e decisive per un’amministrazione, in materia di ambiente, di mobilità, di politica del territorio, di rapporti con le aziende, devono essere fatte nel primo anno perché i tempi della politica sono ineluttabili e tiranni e 5 anni trascorrono in fretta– afferma Formisano –.

Nel documento programmatico del Sindaco di inizio mandato, un compitino piatto e insignificante, e soprattutto nel primo bilancio mancano completamente le scelte rilevanti. La giunta ha portato avanti solo l‘ordinaria amministrazione e il nostro giudizio è complessivamente negativo anche sulla normalità. L’impressione generale è di una giunta sostanzialmente immobile, molto concentrata sulla fase distruttiva del passato e poco su quella costruttiva e di scelte identitarie.

Ma soprattutto è evidente che manca una chiara leadership del Sindaco. Quando qualcuno in questa Giunta ha cercato di attuare scelte (da parte nostra non condivisibili), ma comunque innovative, è stata la stessa maggioranza a stopparlo e gli esempi certo non mancano: dopo pochi giorni dalla partenza dell’attività amministrativa Claudio Cicero lanciò la proposta per un sovrappasso all’Anconetta rispolverando un progetto a lui caro; subito dopo propose una strada nella zona di San Biagio ma in entrambi i casi, la maggioranza si divise e stoppò l’assessore. Oggi di quel cavalcavia e di quella strada non si parla più. Pochi giorni fa Cicero lanciò l’ipotesi di una pista di atterraggio all’ex Dal Molin (proposta per altro inattuabile) e subito intervenne Forza Italia, dando del visionario all’assessore.  Sugli accordi fra AIM, AGSM e ASCOPIAVE non ci sono indirizzi univoci, anzi. Gli scontri interni alla maggioranza e il passaggio fra un gruppo e l’altro sono all’ordine del giorno.  

La città non si merita un periodo di inerzia e di inattività così lungo. Se Rucco non è in grado di affrontare meglio la gestione di questa maggioranza deve farsi da parte. Il Partito Democratico attraverso il suo gruppo consiliare ha svolto finora un compito ingrato e difficile in un clima poco recettivo al dialogo, scegliendo comunque la strada della proposta, dimostrando maturità e responsabilità. Siamo pronti a raccogliere il testimone e a tornare a governare la città come abbiamo fatto in passato con la sana politica della buona amministrazione: da subito, se gli scontri nella maggioranza aumenteranno fino alle estreme conseguenze, o alla scadenza del mandato se questa giunta deciderà di trascinarsi nell’insipienza e tra i contrasti, ben sapendo che in questo caso sarebbe la città a risentirne”.

 

Infrastrutture: IL MATTINO “AVEVA” L’ORO IN BOCCA

Cristina Balbi: Il “mattino” di questa amministrazione (il primo anno) partiva con grandi possibilità: 18 milioni di “tesoretto” di opere dal Bando Periferie, e molto altro con opere collaterali alla TAV, il Parco della pace etc. Il rischio è che, come si è visto con il tema metropolitana di superficie, se non si arriva nei tempi dati si perdano milioni sonanti e progetti che i cittadini attendono, attuati grazie a un grande lavoro di collaborazione e coordinamento fra cittadini, uffici, ipotesi progettuali.

La proposta: fare il punto in commissione su tutti i progetti del Bando Periferie e gli altri progetti in corso d’opera comunicando a consiglieri e cittadini tempistiche e modalità di realizzazione.

Sviluppo: INDIETRO TUTTA

Otello Dalla Rosa: Sono state bocciate alcune nostre iniziative che potevano dare possibilità di occupazione e di sviluppo del territorio, in particolare la mozione che abbiamo presentato per creare un polo per l’innovazione tecnologica. Ma un mondo che cambia così velocemente, senza scelte coraggiose e lungimiranti non ha futuro. Su AIM siamo sempre più preoccupati, e notiamo anche negli ultimi passaggi la contraddizione di chi prima diceva “dobbiamo unirci con AGSM” perché “piccolo non è bello”, ma ora già guarda a ulteriori aggregazioni senza un disegno e con il rischio di annacquare e svendere gli asset patrimoniali.

La proposta: creare un polo dell’innovazione che colleghi e metta a frutto le risorse del territorio: istituzioni, università, industria e tutte le categorie economiche.

Su AIM, concludere l’accordo per la fusione con AGSM e andare a gara per ogni ulteriore passaggio societario.

 

Ambiente: IL PASSO DEL GAMBERO           

Alessandro Marchetti:manca un piano di contenimento dell’inquinamento atmosferico, le quantità di polveri sottili presenti nell’aria superano ogni anno i limiti di legge. L’amministrazione non ha messo in cantiere scelte coraggiose per contrastare una delle emergenze più importanti di oggi e dei prossimi anni. Unico passo? Quello del gambero: le auto possono tornare in corso Fogazzaro.

La proposta: creare parcheggi decentrati ampliando la ZTL, una rete interconnessa di di piste ciclabili e un trasporto pubblico efficiente.

 

Scuola: SI SALVI CHI PUO’?

Alessandra Marobin: Non funziona così, non è possibile navigare a vista con interventi di emergenza, come quelli di tornare alle pluriclassi, che vengono realizzati in situazioni particolari, quali i luoghi di montagna, e che spostano solo il problema. Sappiamo quanti (pochi) bambini Vicenza avrà in futuro, sono numeri e scenari conosciuti.

La proposta: partendo dalle analisi demografiche e sociali ripensare l’organizzazione scolastica in un piano organico per il prossimo decennio.

 

Diritti civili e diritti umani: CHI LI HA VISTI?

Gianni Rolando:Sono spariti il consiglio degli stranieri e il garante dei detenuti, senza essere sostituiti, e in spregio allo statuto comunale. Come una stella cometa è comparsa, e sparita subito, l’idea di istituire il garante delle persone con disabilità. Non abbiamo visto proposte alternative: forse il sindaco ha superato il consiglio pensando sia giunto il tempo per il voto amministrativo ai cittadini e cittadine straniere residenti da tempo in Italia?

La proposta: fare pressione per giungere al voto amministrativo per i cittadini migranti residenti da oltre cinque anni, che lavorano, mandano i figli a scuola e danno il proprio contributo fattivo e positivo alla società. Va nominato al più presto il garante dei detenuti.

 

Socio-Sanitario: UNA CONFERENZA DEI SINDACI…SENZA IL SINDACO!

Isabella Sala:Sono state approvate le schede ospedaliere, ma Vicenza non ha battuto un colpo. Preoccupa in particolare l’insufficiente programmazione sugli ospedali di comunità e sulle unità di riabilitazione. In un mondo sempre più anziano, chi pensa alle famiglie con un carico ormai insopportabile?

La proposta: In occasione della nuova nomina della Conferenza dei Sindaci e dei Comitati a seguito della recente tornata elettorale chiedere la Presidenza della stessa.

Riportare il ruolo dei sindaci al centro dell’agenda dell’ULSS e della Regione. Premere per la riforma delle IPAB che langue in Regione. Ripristinare immediatamente i tavoli con l’ULSS e le associazioni per delineare e attuare le politiche anziani, persone con disabilità, minori pensando ai cittadini in fragilità.

 

Partecipazione e decentramento: LA PARTECIPAZIONE DIMEZZATA

Cristiano SpillerAvremmo voluto raddoppiare lo stanziamento del bilancio partecipativo; questa amministrazione è riuscita invece a dimezzare il numero di cittadini che ha partecipato alle votazioni.

La nostra proposta: presenteremo presto una idea di comitati di quartiere e un nuovo progetto di riorganizzazione comunale, per un nuovo e più efficace rapporto amministrazione-cittadini, che sappia dare risposte rapide e concrete. Esattamente il contrario della riorganizzazione centralistica attuata di recente dal sindaco Rucco.

I CONSIGLIERI COMUNALI

Isabella Sala, Cristina Balbi, Alessandra Marobin, Otello Dalla Rosa, Cristiano Spiller, Cristina Balbi, Alessandro Marchetti, Giovanni Battista Rolando