Anche il Brenta ha i suoi paladini

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Anche il Brenta ha i suoi “paladini”. Sono i gruppi scout Agesci di Carmignano e San Pietro in Gu, che da anni portano avanti iniziative si sensibilizzazione sulla salvaguardia dell’ambiente fluviale.

«Abbiamo cercato di far conoscere l’ecosistema fluviale a moltissime persone di età e provenienza diversa – spiega Angelo Chemello, uno dei responsabili di questi gruppi Scout Agesci -. Abbiamo organizzato numerose serate di approfondimento su tutte le questioni collegate. Ma soprattutto abbiamo fatto vedere direttamente le caratteristiche del Brenta a 150 gruppi esterni».

Attività fatte con serietà ma anche con tanta voglia di divertirsi, ci tiene a precisare Chemello. La sensibilizzazione consisteva soprattutto nel mettere a nudo i problemi più pressanti: l’inquinamento e l’impoverimento delle risorse causato dall’egoismo individuale; a partire dall’avvelenamento della falda e dagli sversamenti di cromo esavalente.

«L’ambiente, e con esso la salute della comunità, non può essere una proprietà esclusiva di qualcuno – continua Chemello -. Al contrario, è un bene comune che ognuno di noi è tenuto a lasciare presto in eredità ai propri figli. È stato proficuo parlarne con le nuove generazioni, molti anche tra gli attuali under 20 si sono mostrati molto attenti. Abbiamo invece riscontrato meno interesse nel pubblico più maturo. Neppure in sede istituzionale abbiamo trovato sufficiente sensibilità. Se da un lato tanti Comuni ci hanno sempre concesso spazi per questo tipo di attività, non li ho mai visti passare ad azioni concrete e continuate».

Conviene pertanto proseguire con giovani e ragazzi, per un futuro in cui il rispetto del territorio sia in primo piano.