Budget UE. Parlamentari M5S Veneto, Ciambetti e Fracasso (PD): “inaccettabili tagli alle regioni, a rischio 91 mln di ? per la nostra regione”

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Pubblicato il 3 maggio alle 10.57, aggiornato con la posizione di Stefano Fracasso alle 15.01.
Il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Stefano Fracasso interviene in merito alla discussione sui fondi europei del bilancio dell’Unione Europea. “Mentre in Italia si bisticcia sul governo, o meglio sul non governo, a Bruxelles si decide del prossimo bilancio dell’Unione Europea. Dopo la prima proposta della commissione, che prevedeva forti tagli ai fondi delle Regioni e delle Città – sulla quale avevamo lanciato un grido d’allarme e abbiamo cercato di coinvolgere i Consigli comunali per far entrare in Europa i Comuni – è arrivata una nuova proposta”.


“Taglio del 7% per i fondi regionali e del 4% per la politica agricola, mentre previsione di crescita per i fondi per i giovani (Erasmus), per l’ambiente e la ricerca . Nuove entrate dalla tassazione delle emisssioni, della plastica non riciclata e dalle big company del web”.
“Questa – continua Fracasso – è una proposta più equilibrata ma non ancora sufficiente a dare una dimensione sociale e di territorio a un’Europa che altrimenti rischia di rimanere senz’anima. Non conosciamo ancora l’impatto del taglio del 7% sui fondi europei ai territori, lo sapremo nelle prossime settimane. Ora, non è il momento di abbassare la guardia, anzi. Si gioca in questi mesi la partita per costruire un’Europa dal basso ma la politica nazionale è ostaggio delle proprie ossessioni. E ahimé, anche il mio partito, non sembra fare eccezione”. 

 

Serve una reazione decisa dell’Italia contro la proposta di budget europeo presentata dalla Commissione Europea. I tagli alla politica di coesione del 7% sono inaccettabili perché colpiranno principalmente le aree più povere d’Italia, in primis la Sicilia ma anche tutte le Regioni. Secondo le nostre prime stime si tratta di oltre 3 miliardi di euro di minori risorse investite.” Lo denunciano i parlamentari veneti del Movimento 5 Stelle. “Per il Veneto stiamo parlando di 91 milioni di euro a rischio – rivelano senatori e deputati veneti del Movimento 5 Stelle – tra il budget FSE che sarà di 764 milioni e quello FESR che sarà di 600 milioni di euro. Questo significa che nella prossima programmazione si rischiano di perdere 91 milioni di euro a disposizione per il Veneto.

I colleghi eurodeputati hanno chiesto che il livello di disoccupazione giovanile sia inserito, oltre al PIL, come indicatore principale per quantificare l’assegnazione dei fondi europei” continuano i parlamentari M5S veneti.

Durante la discussione al Parlamento europeo i parlamentari del M5S presenteranno emendamenti per rimediare agli errori della Commissione. Ci sono spazi per ridurre i troppi sprechi europei e per rimodulare le spese. Diciamo no ai tagli lineari e, per quanto riguarda la PAC, chiederemo di privilegiare nell’assegnazione dei fondi i piccoli agricoltori ed eliminare le inefficienze. Vogliamo capire meglio, infine, come verranno utilizzati i 25 miliardi stanziati a sostegno delle riforme strutturali. Se per riforme strutturali Jean Claude Junker intende il Jobs Act e la riforma Fornero faremo le barricate. Il Movimento 5 Stelle mette al centro della sua azione politica l’Italia e i cittadini italiani e la difesa dello stato sociale“, concludono i parlamentari veneti.

Parlamentari Movimento 5 Stelle Veneto 

 

Europa: Presidente del Consiglio regionale del Veneto: “Il taglio del 5 per cento ai fondi per le Regioni è un grave passo falso di Junker”

Bisogna leggere nel dettaglio le proposte di bilancio della Commissione Europea: da quanto si è appreso il taglio del 5 per cento ai fondi per le politiche di coesione come per la Pac è indubbiamente un capitolo negativo, che non trova adeguata compensazione in altri capitoli di investimento nei territori“. Roberto Ciambetti, il presidente del Consiglio regionale del Veneto commenta così “le prime notizie e sul bilancio post 2020 di Jean Claude Junker, il primo post Brexit – ha detto il presidente del Consiglio regionale -. Bisognerà verificare come i tagli alle politiche di coesione e alla Pac colpiranno le nostre Regioni e i nostri produttori. Personalmente trovo importanti, e saluto positivamente, gli stanziamenti per la Ricerca e il raddoppio dei fondi Erasmus: non mi convincono del tutto, per i limiti contenuti, le previsioni di spesa per la gestione dei fenomeni migratori ma, ripeto, il bilancio va letto e approfondito con numeri alla mano e non sulla base di lanci di agenzia. Mi auguro che il dibattito in Parlamento a Bruxelles possa porre rimedio a elementi che purtroppo già oggi si delineano come delle vere e proprie forzature: togliere i fondi alle Regioni, soprattutto a quelle che hanno dimostrato di saperli spendere bene e in maniera tempestiva, come nel caso del Veneto o dell’Emilia Romagna, è veramente un grave passo falso, frutto di una concezione elitaria dell’Unione.”

Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio regionale del Veneto