Al Candiani la proiezione del film #Nico63 sulla storia di Nicola Zinelli, 56enne malato di Sla

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Comune di Venezia
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C’erano tutti, anche stavolta. I parenti e gli amici di Nicola Zinelli, 56enne mestrino malato di Sla da 13 anni, dopo aver organizzato tornei di calcio di beneficenza e non avere mai smesso di sostenere la famiglia di Nicola, costretto a cure mediche 24 ore su 24, hanno assistito oggi al Centro culturale Candiani di Mestre al film “#Nico63”, che ripercorre la vita del 56enne fin dalla sua giovinezza. Con loro anche tanti cittadini toccati dalla vicenda umana di Zinelli.

In rappresentanza dell’Amministrazione comunale alla proiezione serale era presente la vicesindaco Luciana Colle, dopo che il sindaco Luigi Brugnaro il 19 maggio scorso aveva voluto salutare di persona il 56enne in occasione del torneo di calcetto al Green Village di Asseggiano “Diamo anche noi un calcio alla Sla”: “Nel territorio metropolitano di Venezia ci sono una sessantina di casi di malati di Sla – ha dichiarato la vicesindaco – auspichiamo con tutto il cuore che questa condizione possa essere classificata non più come ‘malattia rara’ bensì come ‘malattia degenerativa’ in modo che aumentino le sovvenzioni da parte dello Stato e della Regione. Un film del genere può provocare reazioni di varia natura, ma speriamo che colpisca il cuore delle persone perché si raccontano vicende umane e situazioni che solo se si provano si possono comprendere fino in fondo. L’Amministrazione comunale continuerà a essere vicina a Nicola e alla sua famiglia – ha concluso la vicesindaco – faremo il possibile per venire incontro alle loro esigenze”.

Il film #Nico63 è stato girato dal regista Paolo Lirussi e a interpretare Zinelli è stato l’attore Andrea Pergolesi: la pellicola ripercorre la drammatica storia di un uomo provato dal destino che la vita gli ha offerto. Dalle difficoltà, però, il protagonista conquista una sorta di “redenzione spirituale” che contagerà tutti coloro che gli sono stati vicino durante la malattia. Ora Zinelli è immobilizzato a letto e vive collegato a un respiratore per l’ossigeno: “Abbiamo cercato di comunicare lo stato d’animo che un ammalato di Sla come Nicola può provare in certi frangenti ma anche l’amore che si è creato attorno a questa vicenda”, si legge nella sinossi del film prodotto e scritto da Switchmedia e Studiovenicefilm. Nel cast, nel ruolo della sorella di “Nico”, anche l’attrice Alessandra Evangelisti.