Pressioni a livello politico sul Ministro Toninelli affinché delinei chiaramente la posizione sulla TAV: Regione, Provincia, Comuni dell’Ovest Vicentino e categorie economiche e sindacali fanno fronte unico per risolvere nel più breve tempo possibile il nodo del nuovo casello autostradale di Montecchio Maggiore, “ostaggio” dell’incertezza che regna sul progetto della nuova linea ferroviaria ad alta velocità/alta capacità, a cui per disposizione del CIPE è attualmente collegato. “La settimana scorsa abbiamo avuto da Roma notizie parzialmente positive – afferma il sindaco Gianfranco Trapula -, ossia lo scollegamento tra progetto del casello e quello della TAV, ma vogliamo che dalle parole si passi in fretta ai fatti. Vogliamo atti concreti che sblocchino finalmente questa situazione”. Questa mattina nella sala consigliare del Municipio si è svolta la riunione voluta dal sindaco Gianfranco Trapula e dalla Giunta comunale per informare sindaci del territorio (una ventina in tutto) e categorie economiche sugli ultimi sviluppi dello stallo dei lavori per il nuovo casello lungo l’A4, che se non combaceranno con l’apertura della Superstrada Pedemontana Veneta, sulla quale il nuovo casello si innesterà, rischiano di gettare nel caos la viabilità di tutto l’Ovest Vicentino. Per la Regione era presente l’assessore alle infrastrutture Elisa De Berti, per la Superstrada Pedemontana Veneta il direttore di Struttura di Progetto ing. Elisabetta Pellegrini, per la Provincia di Vicenza il presidente Francesco Rucco con i consiglieri delegati Valter Orsi e Davide Faccio. “Abbiamo voluto convocare i rappresentanti politici ai vari livelli e le categorie economiche – spiega il sindaco – per renderli pienamente partecipi e coordinati rispetto alle azioni che potremmo intraprendere per far sentire le nostre ragioni. Da parte della Regione, della Provincia e di SVP abbiamo il massimo sostegno per fare le opportune pressioni politiche sul Ministero: dopo la decisione della scorsa settimana di scollegare il progetto del casello da quello della TAV, occorre che dalle parole si passi urgentemente ai fatti. Se come auspichiamo l’apposita convenzione venisse siglata entro luglio, in settembre potrebbero partire i lavori e a quel punto si costituirebbe un tavolo tecnico permanente per trovare le soluzioni più adeguate affinché i tempi di apertura del casello e della SVP, attualmente sfalsati di due anni, possano essere il più possibile armonizzati. Abbiamo però l’impressione che RFI, proprio a causa dell’incertezza sulla TAV, sia in questo momento titubante a stringere nuovi accordi. Ecco perché occorre agire compatti nei confronti del Ministro Toninelli”. Oggi è stato deciso che, non appena l’ing. Pellegrini avrà novità in merito, sarà convocato un nuovo incontro di aggiornamento tra gli enti e le categorie economiche. Sul piatto anche la possibilità di realizzare, sulla base di uno studio dei flussi di traffico previsti, alcune opere provvisorie per ridurre i disagi al traffico. “Speriamo di non dover ricorrere a queste soluzioni estreme che richiederebbero un ulteriore esborso economico – conclude il sindaco -. Chiediamo a tutte le parti coinvolte di fare presto, perché, come confermato anche dalle categorie economiche oggi presenti, il nostro territorio non può più aspettare le grandi opere di cui ha bisogno”.
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