L’opinionista credibile è quello di parte. Purchè si sappia da che parte sta

340


Il punto di osservazione di un opinionista deve essere distante, abbastanza da avere una visuale il più possibile ampia (teoricamente la migliore sarebbe 180°, anche se rimarrebbe scoperto il retro, gli altri 180°).
Ma per averla completa bisognerebbe allontanarsi troppo e, pur avendo la visione di insieme, si perderebbero i dettagli.

Per ovviare alla visuale non abbastanza ampia se troppo vicina e a quella ampia ma troppo lontana, l’opinionista, che è realisticamente immaginabile, supplisce con le sue interpretazioni per forza di cose parziali.
L’importante (e questo vale anche per i giornalisti che dietro i fatti esplorano le cause) è che l’opinionista dichiari che tipo di filtro ottico hai applicato alle sue lenti.