La Giunta comunale, su proposta dell’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini, ha approvato la delibera che autorizza il Comune di Venezia a presentare in Regione un progetto di lavori di Pubblica Utilità Venezia – LPU 2019.
“Dopo le positive esperienze degli anni precedenti, in particolare quella del 2018 quando al progetto di lavori di pubblica utilità hanno aderito a Venezia 28 lavoratori che hanno avuto una possibilità per rimettersi in gioco, abbiamo deciso di partecipare nuovamente al Programma, che si pone la finalità di sostenere soggetti svantaggiati e deboli nel mercato del lavoro attraverso il loro impiego temporaneo e straordinario in lavori di pubblica utilità presso le Direzioni e i Servizi dell’Amministrazione Comunale, per la durata di 6 mesi a 20 ore settimanali, integrando questo percorso con azioni di ricerca attiva di lavoro, accompagnamento al lavoro e tutorato.
Nella crisi del mercato del lavoro e rispetto alla fragilità delle persone che partecipano a questi progetti, abbiamo deciso di aderire a un programma che si pone come obiettivo quello di promuovere l’occupabilità sociale – ha dichiarato l’assessore Venturini – intesa come capacità delle persone di essere occupate o di saper cercare attivamente, trovare e mantenere un lavoro. I ‘lavori di pubblica utilità’ hanno sempre garantito una pluralità di vantaggi sia per i beneficiari finali, che hanno avuto la possibilità di prestare servizio a favore della collettività diventandone parte attiva, sia per i servizi sociali, che hanno potuto operare in una logica di lavoro in rete per una efficace integrazione delle competenze relative al pubblico e al privato. L’Amministrazione comunale di Venezia, e quindi la collettività, ha così beneficiato, nel passato e intende farlo anche per il futuro, di interventi finalizzati al miglioramento dei propri servizi realizzando delle attività che non avrebbero potuto essere svolte con le normali dotazioni organiche e che esulano dagli appalti e dagli interventi in essere o in fase di progettazione, in quanto attività che si caratterizzano per un basso livello di specializzazione e che sarebbero risultate particolarmente onerose se acquistate nel mercato”.
Nello specifico, il totale dei destinatari previsti per il Comune di Venezia è di 28. Il costo complessivo del progetto sarà a carico della Regione Veneto a cui va aggiunta una quota di cofinanziamento in carico al Comune di Venezia per un importo massimo, nel biennio 2019-’20, di 56mila euro.
Venezia, 2 luglio 2019