Borgo Berga e Cotorossi, Colombara: Lunardi sconfessa Rucco e ora c’è il rischio di pagare ingenti danni

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Borgo Berga e il vincolo
Borgo Berga e il vincolo

La pseudo minaccia – scrive Raffaele Colombara, Consigliere comunale Lista “Quartieri al centro” – dell’attuale amministrazione suona come una comica. Loro hanno pensato, progettato e costituito Borgo Berga. È assurdo e paradossale che gli stessi, tra cui il sindaco Rucco, che vent’anni fa votavano a favore del devasto di Borgo Berga, oggi vogliano apparire puri e immacolati.

Più che minacciare azioni legali, dovrebbero chiedere ancora una volta scusa alla città. Ma troppo spesso, purtroppo, ci si dimentica la realtà del passato. A loro ed a questo atteggiamento che vuole scaricare sugli altri le proprie responsabilità una sola parola: vergognarsi!

Nel merito, davvero inadeguata ed ingenua la prima uscita del nuovo assessore all’urbanistica. Inadeguata perché non coglie che vi è una coerenza almeno decennale dei vari assessori che si sono succeduti all’assessorato all’urbanistica, e parlo di Lazzari, Dalla Pozza e Zoppello, che interpreta la norma in questione in modo omogeneo. Interpretazione che viene messa in discussione da un dirigente ministeriale (molto attivo nei blog pentastellati) non competente per materia.

Accettare ora quella interpretazione, e quindi revocare i conseguenti atti amministrativi, produrrà un danno certo alla ditta costruttrice, che ha agito sulla scorta di provvedimenti ritenuti legittimi. Danno che poi il Comune sarà chiamato a rifondere.

E attenzione, gli atti in questione sono SCIA, atti in autocertificazione prodotti dal progettista privato ed esecutivi decorsi 30 giorni. Nessun dirigente ha firmato provvedimenti, quindi al più potrebbe esserci una culpa in vigilando, che non rileva in sede di danno erariale.
Per cui il cerino è in mano a Lunardi, a cui il dirigente chiederà un atto di indirizzo della Giunta … e poi i danni, se Lunardi ha torto, li paga tutti la giunta Rucco.

Quindi Lunardi, nella foga di sconfessare Zoppello, sconfessa l’amministrazione Rucco, che, ricordiamolo, nel 2004 approvò il PIRUEA.