Querele bavaglio, nuovo attacco di Zonin a Giovanni Coviello. Intanto la Fnsi ha chiesto di “introdurre il reato di molestie al diritto di cronaca”

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È ora di introdurre una sanzione speciale, il reato di molestie al diritto di cronaca“. Giuseppe Giulietti, presidente della Federazione nazionale della stampa (Fnsi) con il segretario Raffaele Lorusso ha indetto una settimana di mobilitazione, dal 25 aprile al 1° maggio, per “sostenere i cronisti minacciati” (tra questi di sicuro il nostro direttore Giovanni Coviello, di cui vi racconteremo a breve l’ennesima “minaccia” legale subita da parte di Gianni Zonin, ndr) e “rimettere al centro dell’agenda politica e mediatica il tema del contrasto alle mafie e alla corruzione“.

L’iniziativa della Fnsi è nata da un appello di don Luigi Ciotti e di altri colleghi sotto tiro, come Federica Angeli, Michele Albanese, Lirio Abbate, Paolo Borrometi, Sandro Ruotolo, al quale hanno aderito decine di responsabili di testata, tra cui anche il direttore dell’Ansa Luigi Contu (ovvia anche l’adesione del nostro, ndr).

Il 25 scorso, ad esempio, la Fnsi è stata a Napoli, con l’Ordine nazionale e regionale, l’Assostampa e Articolo 21, davanti a un luogo simbolico, la Mehari di Giancarlo Siani – ha detto a Il Fatto Quotidiano Giulietti – “per segnalare la nostra solidarietà ai giornalisti minacciati e per promuovere una grande campagna di educazione alla legalità. Il modo migliore per non lasciare soli i colleghi è riprendere le loro inchieste, illuminare i covi da cui partono minacce, chiedere al governo che verrà e al Parlamento di portare a compimento leggi come il contrasto alle querele bavaglio“.