Diamo senso alla nostra estate

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Siamo nel pieno della stagione estiva. Tempo di vacanze, di relax, di tempi rallentati. Un tempo prezioso, comunque non scontato e per questo da scegliere. Può, infatti, essere uno spazio vuoto, di totale disimpegno, di non senso oppure diventare tempo opportuno per rigenerarsi nel fisico, nello spirito, nei rapporti. Un tempo da trascorrere nel nella gratuità.

Ecco allora che, non presi dalla frenesia del correre quotidiano, possiamo anche gustarci qualche lettura in modo più disteso e tranquillo, sorridere con qualche fumetto, giocare con i figli, godere di qualche amicizia senza l’assillo dell’orologio, dedicarci tempo per la preghiera sintonizzata con il respiro dell’anima, farci il regalo di uno spazio non strozzato nell’incontro con la Parola. L’importante è su tutto questo avere un pensiero, formulare una scelta consapevole per mettere al centro le cose davvero importanti che riguardano il benessere fisico, relazionale, spirituale, culturale. Già, perché anche l’estate può essere vissuta con frenesia, la frenesia del divertirsi al massimo e a tutti costi, di staccare da tutto (ma proprio da tutto) e se possibile da tutti, di non fare nulla (ma proprio nulla).

In questo pensare alle cose prioritarie, diventa decisivo per la qualità dell’estate ricordarsi che non siamo soli e che anzi, accanto a noi ci sono persone per le quali questa stagione può ancora di più essere un peso in termini di solitudine, di fatica. La vicinanza gratuita a chi è più fragile, che dovrebbe far parte del nostro quotidiano, in estate non dovrebbe andare in vacanza anzi, dovrebbe essere un elemento caratterizzante.

Questi mesi estivi sono parte normale dell’esistenza e anche per questo vanno vissuti con leggerezza e intelligenza. Ciascuno troverà il proprio passo, il proprio ritmo animato da passioni e desideri, in un mix unico e per questo, se possibile, non casuale o solo dettato dalle mode del momento.

In tale prospettiva sono molteplici le proposte formative (di cui abbiamo più volte dato conto anche sulle nostre pagine) che associazioni, movimenti, parrocchie, gruppi vari promuovono durante i mesi estivi per giovani e adulti, singoli e famiglie. Un vero fiume di esperienze formative e spirituali che costituiscono una ricchezza enorme con un grande valore ecclesiale e sociale. Sono occasioni in cui si rinsaldano relazioni, si riscoprono possibilità di dedicarsi agli altri. È bello pensare questo insieme di proposte come un grande polmone di umanità e spiritualità che alimenta le nostre comunità civili ed ecclesiali.

Tra le molteplici proposte che animano l’estate una parola particolare va spesa per tutte quelle rivolte a ragazzi. Sono campiscuola, campeggi, campi itineranti esperienze di volontariato che coinvolgono migliaia di giovani: dall’Azione cattolica alla Comunità Giovanni XXIII, dal Mato Grosso agli Scout. A proposito di scout alcuni saranno impegnati tra luglio e agosto a ripristinare i sentieri devastati dalla tempesta Vaia, in un’attività di volontariato che ha un chiaro significato ambientale.

Sono occasioni in cui al centro c’è l’attenzione educativa. Sono rese possibili grazie alla generosità e alla dedizione di tanti animatori, educatori, capiscout, adulti volontari, preti, religiosi e religiose. Di tutto questo è importante essere consapevoli e, diciamolo, anche essere riconoscenti perché si tratta di un servizio che aiuta a fare delle nostre estati un tempo di senso.