Sergio Berlato lancia FdI all’assalto delle prossime sfide elettorali sulla base di identità e valori di una destra aperta ai moderati

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Nella sala del Golf Hotel di Creazzo gremita da oltre 200 persone nonostante il sabato di luglio si è tenuta l’assemblea regionale di Fratelli d’Italia Veneto alla presenza del coordinatore Sergio Berlato, dei coordinatori provinciali, di alcuni parlamentari tra cui la senatrice Maria Cristina Caretta, di molti amministratori locali (c’erano i consiglieri comunali di Vicenza Nicolò Naclerio, Andrea Berengo e Roberto D’Amore e poi Joe Formaggio, Matteo Veronese, Gabriele Tasso, Claudio Benincà, Ruggero Gonzo…) e dei responsabili delle consulte tematiche attivate per elaborare il programma in vista delle regionali del 2020 se non delle eventuali politiche nazionali anticipate, ha sottolineato il “padrone di casa”.

Era assente Elena Donazzan, che continua a voler cercare in Berlato il mandante del nostro lavoro di informazione quando a lei sgradito non arrivando ancora a capire, dopo 13 anni di esistenza di VicenzaPiù, che i nostri ispiratori sono solo e sempre i lettori e, dopo pochi mesi dal suo tentativo di attracco all’unico porto rimastole, quello di Giorgia Meloni, senza aver percepito che il clima del partito in Veneto non è propriamente a lei favorevole come provano anche i numerosi attestati di simpatia pubblicamente rivolti palesemente a chi scrive, appena arrivato per la cronaca dell’evento e poche ore dopo aver annunciato di aver dato mandato al mio legale di querelarla (cfr. “Donazzan offende il direttore di VicenzaPiù che ora usa le sue armi e la querela. Coviello: cosa ne pensa collega giornalista Meloni?“).

Dopo l’apertura dei lavori con l’ascolto tutti in piedi e con la mano sul cuore dell’inno italiano (fa sempre un certo effetto, devo dirlo) e con una sintetica ma partecipata introduzione politica di Vincenzo Forte, coordinatore provinciale di FdI Vicenza, Berlato dava prima la parola al vice sindaco di Vicenza Matteo Tosetto, che era arrivato a portare i saluti del sindaco Francesco Rucco (era presente anche il suo capo di gabinetto Luca Milani che ci manifestava la sua sorpresa per i tanti presenti), e che, evidenziando con cortesia istituzionale, la sua appartenenza ad un altro partito, Forza Italia, offriva il destro al coordinatore per la facile battuta “per ora…“.

Trasmessi, quindi, ai presenti i saluti, in primis, della presidente Giorgia Meloni, che con altri esponenti del partito era alle celebrazioni della morte di Borsellino, e, tra gli altri, del senatore Ignazio La Russa, dell’on. Giovanni Donzelli, responsabile nazionale organizzazione, e dell’on Francesco Lollobrigida nel suo intervento di circa mezzora, che qui vi proponiamo pressoché integralmente in video, Sergio Berlato

  • documentava la crescita del partito, in Veneto e in Italia, in pochi anni
  • ne sottolineava la causa nella precisa identità di una destra aperta anche ai moderati ma lontana dalla rincorsa alle “mode” del momento e, quindi, programmata per una espansione costante e non con picchi up & down
  • ne evidenziava il lavoro in consiglio regionale in vari settori in cui primeggiano quelli della legalità (la battaglia. se non la guerra per antonomasia di chi ha l’indubbio merito di aver fatto venire alla luce a sue spese lo scandalo del Mose, di certo non ignoto a tanti altri), della famiglia, della sicurezza, della’gricoltura…
  • denunciava di nuovo i responsabili del crac della banche venete e nell’occasione rivolgeva un esplicito e chiaro ringraziamento ai giornalisti (ha usato il plurale per non indispettire la “collega” Donazzan?) che hanno avuto il coraggio di evidenziarne la genesi e le cause, andando contro corrente e rischiando in proprio (grazie onorevole, lei lo sa che sulla legalità siamo stati, siamo e saremo in totale sintonia e simbiosi con lei!)
  • confermava la volontà di coalizzarsi alle regionali e alle politiche con la Lega e con le altre formazioni di centro destra con la solita lealtà ma non certo con un atteggiamento subalterno in termini di progetto politico a lungo termine e forte di proiezioni che danno FdI in crescita a prescindere dall’alleanza o meno con altri partiti di area…: “la mia scommessa con Giorgia Meloni è raggiungere il 10%!“)

Ma, dopo aver accennato noi a qualcosa, dedicate una mezzora ad ascoltare cosa ha detto e fatevi la vostra idea.

Per domani, pur meritando tutti i relatori uno spazio, abbiamo scelto, per esigenze tecniche, leggasi memoria disponibile della telecamera personale, quelli di Isabella Dotto, responsabile della Consulta della Giustizia, e di Matteo Veronese alla guida di quella degli Enti Locali.