E’ stato approvato dalla Giunta comunale, riunitasi nei giorni scorsi a Ca’ Farsetti, lo strumento di autovalutazione del rischio di frode PON Metro 2014-2020, richiesto dall’Unione Europea a tutte le 14 città capoluogo delle Città Metropolitane italiane beneficiarie del Programma Operativo Nazionale “Città Metropolitane” (PON Metro) 2014-2020, il piano che destina a Venezia circa 40 milioni di euro da destinare allo sviluppo urbano sostenibile con l’obiettivo di affrontare le principali sfide territoriali e organizzative che interessano i contesti metropolitani.
Nello specifico, per garantire la corretta attuazione degli interventi a livello locale, raccolti nel Piano Operativo della città di Venezia, e per prevenire possibili frodi nell’utilizzo delle risorse co-finanziate dall’Unione Europea, l’UE ha richiesto che le città, alle quali l’Autorità di Gestione ha delegato funzioni attuative del programma, si dotassero dello Strumento di autovalutazione del rischio di frode. A tale scopo ha fornito uno strumento base, che ciascuna città ha adattato al proprio contesto locale, ponderando probabilità e impatto di possibili rischi di frode per ciascuna fase del processo attuativo dei progetti.
Lo strumento approvato rappresenta un aggiornamento della prima versione risalente al 2017, e prevede, tra le altre cose che l’attuazione dei controlli sia in capo al Segretario Generale, referente antifrode del PON Metro 2014-2020 di Venezia e a una squadra di valutazione del rischio di frode, interna all’Amministrazione, che effettua controlli a campione sulla documentazione attuativa e di spesa dei progetti del PON Metro.
“La città di Venezia dispone, grazie al PON Metro, di 40.218.000,00 euro di risorse – spiega il consigliere delegato alla smart city Luca Battistella – che contengono anche la premialità del 6% ottenuta grazie al raggiungimento degli obiettivi fissati per il 2018. Un obiettivo di efficienza che ha garantito maggiori risorse per la nostra comunità. La strategia alla base del Piano Operativo della città prevede l’idea di uno sviluppo tendenziale centrato su una dimensione di città metropolitana plurale, solidale e sostenibile nella quale si prevede una partecipazione diretta e attiva della cittadinanza. Tra gli obiettivi prioritari il miglioramento della mobilità per residenti e city users, ed il sostegno alle frange più deboli della cittadinanza attraverso l’attivazione di servizi inclusivi.
Il PON Metro è organizzato per Assi prioritari, con diversi obiettivi. Per ciascun Asse sono previste azioni e interventi programmati a livello locale:
- Asse 1 – Agenda digitale metropolitana – Un’amministrazione più smart a servizio di cittadini e professionisti! Per aumentare la disponibilità, la facilità di uso e l’accesso e utilizzo dei servizi digitali da parte di cittadini e imprese della Città metropolitana (tra i progetti il CzRM, vincitore del premio dei premi dell’innovazione al Senato della Repubblica).
- Asse 2 – Sostenibilità dei servizi pubblici e della mobilità urbana – Fonti rinnovabili e mobilità pulita! Per ottimizzare i flussi di traffico attraverso una loro gestione intelligente e promuovere l’interscambio a favore del trasporto pubblico e ciclabile rispetto a quello privato (tra i progetti finanziati la nuova Smart Control Room della città che sta sorgendo al Tronchetto)
- Asse 3 e 4 – Servizi e infrastrutture per l’inclusione sociale – Legalità e lotta alla povertà! Per migliorare i servizi offerti a persone in condizioni di disagio abitativo, ridurre la marginalità estrema e riconnettere il tessuto locale nelle aree urbane degradate. Per aumentare il numero e la qualità degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e di spazi per servizi di prossimità e animazione sociale in aree degradate (tra i progetti la sistemazione delle aree verdi, impianti sportivi e la ristrutturazione degli alloggi pubblici).