“Esprimiamo solidarietà all’Eurodeputata e consigliera comunale di Caorle, Rosanna Ponte – dichiara in un comunicato dei consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Veneto la capogruppo M5S al Consiglio Regionale Veneto, Erika Baldin – la minaccia nei suoi confronti è una minaccia per tutti i cittadini e gli amministratori che hanno a cuore la legalità. Da consigliere eletto proprio in quel territorio, dico che quanto è accaduto rende ancora più urgente un’azione istituzionale” .
In particolare il caso del Comune di Eraclea richiede una risposta ferma e immediata. L’inchiesta sulle possibili infiltrazioni mafiose , con l’arresto del sindaco, dimostra che il crimine organizzato non fa piu’ solo investimenti – come con il Golf Club di Jesolo- ma punta alle istituzioni sul territorio.
Cosa aspetta il Ministro dell’Interno a commissariare il Comune? Il Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Morra, nella sua recente visita ha sottolineato che ormai le mafie sono ben radicate nella nostra regione.
Per questo diciamo che serve un segnale forte. Forse si vuole evitare l’onta di una amministrazione sciolta per mafia? A Salvini e Zaia diciamo che qui non si tratta di salvare l’immagine del Veneto, fingendo che il problema non sia grave e urgente, ma anzi di dimostrare che questa regione non sottovaluta i segnali e attiva subito gli anticorpi della legalita’.
“Noi consiglieri del Movimento 5 Stelle – continua Erika Baldin – vogliamo un Veneto che da subito dichiari guerra senza quartiere alle mafie: il commissariamento del Comune di Eraclea non è una macchia sulla reputazione, ma un gesto di trasparenza e di prevenzione, a questo punto indispensabile.
Decidiamoci a fare i conti con la realtà e a correre ai ripari finche’ si è in tempo. Quando si parla di mafie non c’è posto per la propaganda, ma solo per la responsabilità: se è stato lasciato spazio al crimine organizzato, non è nascondendo la testa sotto la sabbia che si risolve il problema.”