La tavola rotonda sugli squassi ambientali prodotti dalla SPV in previsione per domani a Bassano scatena la reazione di un candidato locale alle ultime municipali
Il Covepa, uno dei gruppi che da anni si battono contro la Spv, viene invitato dai ragazzi dei «Fridays for future», noti anche come i sostenitori della giovane ambientalista scandinava Greta Thunberg, ad un convegno in agenda domani a Bassano.
Un convegno dedicato proprio alle criticità ambientali della Pedemontana veneta. Più nel dettaglio l’oratore invitato è l’architetto Massimo Follesa, uno dei portavoce del Covepa. E tant’è, un sostenitore del centrosinistra locale s’indigna: come mai è stato rifiutato un incontro col Pd? Questo, alla grossa, si sarebbe domandato l’adirato esponente del mondo progressista bassanese, già candidato alle ultime comunali del luogo, che risponde al nome di Claudio Gasparotto.
La cosa non è passata inosservata ai piani alti del Pd dell’est Est vicentino tanto che lo stesso Gasparotto, appunto già candidato di area Pd, ma non eletto, si fa sotto. Gasparotto contatta i ragazzi del coordinamento «Fridays for future» della città del ponte e si lamenta. “Ma come, un gruppo con degli ideali nobili come il vostro contatta il Covepa, che tra l’altro dice peste e corna della Spv e che è un covo di estremisti, per parlare di Pedemontana veneta e invece non contatta il Pd? Che peccato”.
Questo alla grossa il tenore della critica di Gasparotto, il quale bontà sua però ha l’onestà di ammettere di essere un ninin di parte visto che lo stesso Gasparotto, oltre ad essere stato candidato alle ultime municipali con il rassemblement di centrosinistra, è anche un geometra che lavora per la Pedemontana. E sarà un caso, chi lo sa, che se si guarda il programma elettorale del candidato sindaco del centrosinistra (ovvero Angelo Vernillo, che per altro ha subito una cocente batosta dal centrodestra) si vede che al sesto punto del suo programma elettorale parla di «Smart city pedemontana», un concetto peraltro un po’ fumoso, ma che fa presagire tutto fuori che una certa qual contrarietà nei confronti della grande opera: la quale sul piano ambientale ha prodotto fino ad oggi uno dei progetti più criticati nel Veneto dopo il Mose.
Un favore alla Spv, quello di Gasparotto, che però stride con i suoi peana ambientalisti lanciati sulla sua pagina Facebook: peana in cui il geometra esalta «l’economia circolare», in cui dà visibilità a coloro che inneggiano al fatto che si debba smettere di «inquinare», fino a parlare di «resilienza» e «music for the oceans», sebbene non manchi una «breaking news» sull’apertura del casello della Spv grazie al quale è stato inaugurato un primo tratto. Che oggi risulta desolatamente vuoto.
Ma Follesa che dice? «A me viene da ridere. Se Gasparotto – rimarca l’architetto – ritiene che noi del Covepa lanciamo accuse gratuite nei confronti di quella specie di progetto denominato Spv, sfido il geometra a un confronto pubblico vis a vis, alla pari: quello che i suoi capi non hanno mai accettato. Confronto che non ha mai accettato nemmeno il governatore veneto Luca Zaia, che in quanto leghista dovrebbe militare in un partito ostile alla tradizione di sinistra da cui Gasparotto proviene. Come al solito tutto deve cambiare perché nulla cambi» aggiunge Follesa con sarcasmo parafrasando Tomasi Di Lampedusa. Il portavoce, che in merito alla querelle ha pure diramato un velenoso intervento, rincara la dose e puntando l’indice contro Lega e Pd aggiunge: «Evidentemente le vie dell’inciucio etico sono infinite».
Ma di questo botta e risposta a distanza che cosa pensa il geometra Gasparotto? Ai taccuini di Vicenzapiu.com quest’ultimo spiega: «La mia era una critica per aver rifiutato una bella occasione per presentare il pensiero degli esponenti di Fridays for future ai cittadini e ai simpatizzanti del Pd. E per avere scelto di organizzare questo confronto col Covepa, che ha un pensiero estremista che io non condivido».