Reti, presidente Ascopiave (Hera) apre a Verona e Vicenza. Superutility trevigiana? Cecconato: sì ad acqua e luce

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Ascopiave, Aim, Agsm
Ascopiave, Aim, Agsm
«Vicenza e Verona? Premesso che non mi sembra che i giochi con A2a siano fatti, il disegno di un polo veneto non mi pare tramontato: anzi. Hera è già attivo in Veneto con oltre 200 dipendenti, noi abbiamo iniziato un progetto che non è chiuso, potremo noi fare il primo passo verso le due realtà».
Il traguardo del “billion dollar company” sembra aver vinto anche le tradizionale renitenza del presidente Cecconato a dichiarazioni e riflettori. Vedremo realizzato nella, distribuzione quel che non è andato in porto in prima battuta fra le tre utilities venete, come vagheggiava l’ex segretario nathional della Liga, Toni Da Re?
Cecconato ha sottolineato come «Asco e Hera vantino Dna simile, nascendo entrambi da municipalizzate, avendo conservato da sempre la natura pubblica». Un passaggio che sembra marcare una sua evoluzione da manager pubblico. La riprova viene dalla stessa partnership con Hera, maturata infine su pure logiche di finanza e mercato, e di strategie industriali dopo mesi e di mesi di ciclone politico.
Sembrano un ricordo lontano i tempi in cui Cecconato teneva banco nelle polemiche politiche per le 14 poltrone che la Lega gli aveva assegnato, da Treviso alla Regione Veneto alla capitale. E quando gli è stato chiesto se fossero giunte pressioni da Zaia (che non ha mai parlato in questi anni), suo antico mentore, ha subito replicato: «Il governatore è rispettoso dei ruoli, delle regole e degli stakeholder, non si è mai intromesso».
Né il numero uno della quotata si è fermato qui: ha affrontato il tema delle multiutility, già “caldo” nei disegni di Lega e Pd per una possibile supermultiutility trevigiana con rifiuti acqua e gas (e dunque Contarina e Ats, Piave Servizi e Savno), ma ora ancor più incombente per l’arrivo di Hera, che da tempo unisce le diverse forniture dei servizi pubblici essenziali dall’Emilia al Friuli Venezia Giulia passando per il Veneto.
«La nostra scelta è chiara, ci concentriamo sulla distribuzione e sulle infrastrutture», risponde, «le reti, come ben sapete, possono anche essere idriche e fognarie, per l’energia… Su ambiente e rifiuti credo che il discorso sia prematuro. In ogni caso, ritengo che il tema sia di pertinenza della holding, nel rispetto dei ruoli, la casa madre può rivestire un ruolo di facilitatore».