Violenza, rifiuti e ringhiere in centro storico, Nicola Piccolo e i commercianti alzano la voce: “danno di immagine”

270
piazza castello
piazza castello

Rifiuti abbandonati in pieno centro storico, episodi di violenza accanto alla Basilica Palladiana, malumori per l’installazione di ringhiere a Porta Castello: a dispetto di un meteo ad andamenti altalenanti, sembra proprio un’estate calda quella che interessa il centro storico di Vicenza.

E per i commercianti e i titolari di bar e ristoranti, che sulla bellezza, la vivibilità, la sicurezza del cuore cittadino basano anche una parte dell’attrattività delle loro attività, le preoccupazioni non mancano. Se ne fa portavoce Nicola Piccolo, neo eletto presidente della Sezione 1 Centro Storico di Confcommercio Vicenza – è scritto in una nota dell’associazione – che non nasconde le difficoltà, per altro già note, ma allo stesso tempo mette sul piatto il massimo impegno e la massima collaborazione dell’Associazione per affiancare l’Amministrazione Comunale nel delineare azioni e strumenti per la risoluzione delle problematiche.

“Dobbiamo scongiurare il “danno di immagine” che certe situazioni causano al centro storico – afferma Piccolo -, perché non c’è dubbio che i problemi ci siano e che vadano evidenziati e risolti, ma allo stesso tempo chi frequenta le nostre vie e le nostre piazze sa che si tratta di zone ordinate, pulite e sicure. Il centro storico ha fatto passi da gigante, negli ultimi anni, in tema di attrattività turistica, di opportunità di shopping e soprattutto di svago: abbiamo una “vita” serale molto più dinamica di un tempo. Chiaro che questo attira anche i malintenzionati e chi si abbandona ad eccessi, ma certi episodi vanno prevenuti con un aumento dei controlli del territorio e colpendo in maniera mirata e severa chi non rispetta le regole. Bene dunque – continua il presidente della Sezione 1 Centro Storico – quanto deciso dalla Questura in queste ore per garantire più sicurezza. Per parte nostra siamo disponibili a metterci attorno ad un tavolo con l’Amministrazione per capire come gli operatori possano contribuire maggiormente alla sicurezza e all’ordine della nostra città”.

Anche su un altro tema, quello della presenza di rifiuti abbandonati a “due passi” dalla Basilica, che pare coinvolgere anche qualche attività commerciale, il presidente Nicola Piccolo va dritto al punto: “Nessuno deve sentirsi autorizzato a mettere in atto comportamenti incivili come l’abbandono di sacchi di rifiuti e non c’è dubbio che Aim sta facendo il massimo per ovviare a queste situazioni di degrado. Va detto però che qualche problema sulle modalità di raccolta dei rifiuti in centro storico ci sono – afferma Piccolo -: erano emerse durante un incontro dei commercianti  e le avevamo prontamente segnalate all’Amministrazione Comunale ancora nel dicembre scorso con una lettera”.

La missiva elencava una serie di criticità nei servizi, ad esempio di raccolta di vetro, plastica e residuo organico, sulla pulizia delle strade, soprattutto quelle meno illuminate che favoriscono gli abbandoni. “Abbiamo rinnovato la richiesta di un incontro proprio a fine luglio all’assessore Simona Siotto, che ora ha le competenze in materia – spiega il presidente del centro storico di Confcommercio – e l’accordo è quello di incontrarci dopo la pausa estiva”.

Certo, va detto che nonostante l’estate il Comune è comunque “al lavoro”, come dimostra l’intervento eseguito per mettere in sicurezza i pedoni a Porta Castello con l’installazione di ringhiere; intervento che ha sollevato qualche critica e polemica. Sulla questione il presidente Nicola Piccolo non intende esprimere un giudizi: “Se c’è una questione di sicurezza è giusto correre ai ripari – afferma -. Non sta a me giudicare se questo sia il migliore degli interventi possibili, perché contemperare sicurezza, ordine ed estetica non è poi così facile.

Certo qualche modifica va fatta per non penalizzare le attività ambulanti e per garantire maggiore sicurezza durante il mercato: magari questa può anche essere l’occasione per apportare dei correttivi che attenuino l’impatto dell’intervento. Fare e disfare non è mai una buona cosa– conclude Piccolo -: sperimentiamo questa nuova situazione, prendendoci del tempo per valutare pro e contro”.