Esposto del Movimento 5 Stelle sugli hydrobond di Acque Vicentine, Liliana Zaltron e i consiglieri 5 Stelle incalzano Angelo Guzzo

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In relazione all’esposto presentato dal Movimento 5 Stelle sugli hydrobond e alle dichiarazioni rilasciate al riguardo dal presidente di Acque Vicentine Angelo Guzzo, scrive nella nota che pubblichiamo Liliana Zaltron a nome dei sotto indicati consiglieri comunali del M5S, ricordiamo al presidente quanto asserito in un articolo della Legge Galli, che cita come la nuova tariffa adottata dalla stessa legge dovesse coprire sia i costi di esercizio che quelli di investimento; sappiamo che la legge è stata sostituita dal Testo Unico, per cui oggi è abrogata ma tale struttura tariffaria permane tutt’ora, per cui la bolletta che oggi i Vicentini pagano copre per metà i costi di esercizio e per metà i costi di investimento, come peraltro sempre dichiarato anche da Guzzo.

Vale a dire che ogni anno la defunta Acque Vicentine incassava circa 20.000.000 di euro per gli investimenti.

Poniamo quindi la questione: come mai gli investimenti annui che Acque Vicentine faceva non raggiungevano mai questa cifra? La struttura tecnica forse non è stata in grado di gestire una così rilevante mole di lavori? O che altro ?

E intanto ogni anno compariva una consistente cifra nell’ultima riga del bilancio alla voce utili di esercizio. Probabilmente fa “belvedere” in quel posto un numero a 7 cifre, ma fare utili non dovrebbe essere la logica di queste società.

La seconda questione che poniamo è legata alla tariffa: se ogni anno, da quando è arrivato l’attuale direttore generale, nel 2007, Acque Vicentine ha realizzato fior di utili (circa 26.000.000 in dieci anni) perché è stata costretta a chiedere ogni anno l’aumento della tariffa all’Authority (mediamente del 6-7% annuo)? Ma di solito gli aumenti non si chiedono quando il bilancio è in rosso, appunto per rispettare la regola addotta dalla Legge Galli? E siccome gli aumenti che si chiedono all’Authority devono essere supportati da dati ben precisi, appunto per giustificare la richiesta di aumento, allora ci chiediamo quali dati sono stati inviati.

Ricordiamo al presidente che in questi 10 anni per effetto dell’ “operazione utili”, i 300.000 utenti di Acque Vicentine hanno pagato circa 10.000.000 di IRES: non sarebbe stato meglio utilizzare quei soldi per fare investimenti?

Nel corso dell’intervista inoltre il presidente Guzzo ha dichiarato :”… Ci ha consentito di investire 44 milioni che però poi per ottenere il finanziamento dalla BEI dovevano essere raddoppiati da risorse proprie…“.

Ci chiediamo: perché dobbiamo far debiti così consistenti se non si è capaci di utilizzare completamente le risorse che i vicentini mettono ogni anno a disposizione attraverso le bollette?

La tanta superflua pubblicità fatta in questi anni poteva invece essere utilizzata per spiegare ai cittadini – che sono i proprietari – nel dettaglio il piano di sviluppo della società.

Ricordiamo inoltre al presidente Guzzo che la carica che riveste non è politica, ancorchè di nomina, ma manageriale per la miglior conduzione di un’azienda pubblica e in tale veste “passare al contrattacco” del Movimento 5 Stelle, anziché dare risposte chiare e puntuali nell’interesse dei cittadini, è assolutamente censurabile.

Il fatto che il presidente faccia parte del PD (dovrebbe essere approvata il prima possibile una legge che vieti ad esponenti politici, anche locali, di ricoprire cariche come la sua), aggrava ancor più la pesantezza dell’attacco: questo fatto dovrebbe indurre Guzzo ad auto sollevarsi dalla carica.

Vedremo se sarà il caso di adire ad azioni specifiche in merito.

L’acqua vicentina risulta essere tra le più costose del Veneto e il presidente Guzzo ha sempre risposto a questa affermazione dicendo che il contraltare è fare investimenti sui servizi idrici.
Quindi i soldi per gli investimenti si prendono dai cittadini attraverso le bollette e poi si trovano attraverso gli hydrobond soldi che dovrebbero servire – come dice da anni il presidente Guzzo – per estendere la rete fognaria, per apportare miglioramenti alla rete idrica, al sistema di depurazione… Viene spontaneo chiedersi quindi come mai continuino a verificarsi voragini per cedimenti delle condotte fognarie che – come diceva tempo fa l’assessore alla Cura Urbana – sono molto vecchie.
Viene anche spontaneo chiedersi come mai nel 2017 ancora molti vicentini utilizzano come fognatura i corsi d’acqua…
Viene spontaneo chiedersi quanti Km di fognature si potevano realizzare in questi anni con gli utili di Acque Vicentine.
Ritorneremo a breve sull’argomento.

I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Vicenza, Sandrigo, Monticello Conte Otto, Schio, Nanto, Noventa Vicentina, Dueville, Caldogno, Torri di Quartesolo, Valdagno, Piovene Rocchette.