Autonomia, Casali (CDV): “Da M5S e PD segnali di totale chiusura e di mancanza di rispetto nei confronti della volontà di milioni di veneti”

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Da M5S e PD segnali di totale chiusura e di mancanza di rispetto nei confronti della volontà di milioni di veneti. Se queste sono le premesse c’è poco da essere sereni, ma non ci fermeranno. ‘Buttiamo la bozza dell’autonomia nel cestino. Disegno scellerato che avvantaggia solo il nord. Un attentato alla Costituzione’. E ancora: ‘La proposta del Veneto non sta in piedi. Non ci sarà più mediazione, né discussione’. Se il nuovo governo PD-5Stelle vedrà a breve la luce e se queste sono le premesse, c’è poco da essere allegri”.

Il Consigliere regionale di Centro Destra Veneto – Autonomia e Libertà e fondatore di Verona Domani Stefano Casali commenta così “le dichiarazioni di diversi esponenti di primo piano del Partito Democratico e dei pentastellati che dalle pagine dei quotidiani di oggi hanno spiegati i futuri possibili sviluppi sul tema della autonomia del Veneto in ottica governativa. Veri e propri anatemi, totale chiusura e addirittura ipotesi di cestinare per sempre la bozza sull’autonomia veneta. Dichiarazioni gravissime che da un lato preoccupano seriamente, dall’altro confermano probabilmente che avevano ragione il governatore Zaia ed il vicepremier Salvini quando affermavano che il governo gialloverde non poteva più andare avanti a causa dei continui e scellerati ostruzionismi grillini su Tav, infrastrutture e per l’appunto sul tema dell’autonomia. Ma se le sconcertanti dichiarazioni della deputata napoletana pentastellata Ruocco (buttiamo la bozza dell’autonomia nel cestino) sono da un certo punto di vista prevedibili, dato che l’attuale Governo ha impiegato 14 mesi per discutere, promettendo e rinviando, senza alla fine ottenere nulla, stupiscono le dichiarazioni di esponenti di primo piano del Partito Democratico come Gianclaudio Bressa, che tra i numerosi incarichi ricoperti è stato anche primo cittadino di Belluno. Chissà cosa penseranno i suoi concittadini. Il sottosegretario dem, con la scusa delle 23 materie richieste dalla nostra regione, definisce l’autonomia votata al Referendum del 2017 da oltre 2 milioni di cittadini veneti “un’impresa lunare”, sostenendo che l’esito referendario è irrealizzabile. E pensare che nel 2018 era stato eletto al Senato nel collegio uninominale di Bolzano ed iscrivendosi subito dopo al gruppo parlamentare chiamato “Per le Autonomie”.

Il Consigliere Casali sottolinea: “E’ purtroppo evidente che la situazione non è rosea e la prospettiva di un nuovo governo giallorosso non promette nulla di buono in tema di autonomia. Tuttavia non ci rassegniamo e proseguiremo con convinzione la nostra battaglia. Non ci fermeranno, e soprattutto non fermeranno la voglia di autonomia di milioni di cittadini. Sappiano gli esponenti grillini e dem che si sono lanciati in queste crociate anti-autonomiste, che tra questi vi erano numerosissimi elettori dei loro stessi partiti, nonché tutti i loro rappresentanti istituzionali. Per tale motivo, insieme ai colleghi di Centro Destra Veneto Andrea Bassi e Fabiano Barbisan –  conclude Casali – metteremo a breve in atto una serie di iniziative, anche forti, sia livello istituzionale, sia a livello popolare, per ribadire al futuro governo, qualunque esso sia, che l’autonomia del Veneto rappresenta una battaglia bipartisan imprescindibile. La volontà e la sovranità popolare, l’istanza di autonomia dei nostri territori, non hanno infatti colore politico”.

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