Lanzarin non risponde sui contributi alle associazioni dei risparmiatori, sul tema interviene per primo Zanettin: forse l’assessore non sa…

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Zanettin chiosa Lanzarin su questioni banche venete
Zanettin "chiosa" Lanzarin su questioni banche venete

Siamo ancora in attesa delle risposte dell’assessore (“Lanzarin non chiarisce “rimborsi” pubblici a 8 associazioni soci banche: importi ignoti per spese proibite dal Fir anche a gruppi Ugone e don Torta“) su una questione scoppiata su Il Corriere del Veneto per alcuni casi specifici di richieste di compensi per le istanze di indennizzo degli azzerati dalla banche venete che riguardano Mde di Treviso “collegato” con l’avv. Calvetti e avvocati come Fadalti e Polato, entrambi vicini al Coordinamento don Torta con il secondo anche discusso dirigente nazionale di Adusbef, che al riguardo predica e pratica, però, la gratuità.

Con le domande a Lanzarin, parallele a quelle fatte a Massimo Bitonci, anche queste cadute finora nel nulla, abbiamo, quindi, voluto allargare l’esame e la valutazione dei vari aspetti coinvolti nel business da indennizzi per completezza di informazione a tutela di tutti i risparmiatori evidenziando anche alcune difficoltà reali della procedura di accesso al portale Consap attivo fino al 22 febbraio 2020.

Alcune associazioni di risparmiatori (non poche e non solo Mde…) e taluni avvocati, riassumendo, chiedono compensi, “proibiti” dalla legge 145 di istituzione del Fondo Indennizzo Risparmiatori, per presentare le non proprio sempre agevoli istanze per accedere al FIR stesso e, in parallelo, c’è la “stranezza” dei contributi per un totale di un milione e centomila euro erogati o erogandi dalla regione Veneto per rimborsi alle associazioni di spese che, per lo meno per quanto riguarda le suddette istanze, non dovrebbero sostenere.

Abbiamo, quindi, rivolto in pratica le stesse domande fatte all’assessore Lanzarin a tutti i politici veneti presenti in Parlamento o in Regione e iniziamo a riportare le risposte del deputato vicentino di Forza Italia, l’avv. Pierantonio Zanettin, che tra l’altro farà parte, unico vicentino insieme all’on Silvia Covolo (Lega), della nuova commissione d’inchiesta che, se si insedierà un nuovo governo, non salterà e inizierà ad operare il prossimo 4 settembre.

Gentile avvocato Zanettin, l’assessore Lanzarin, rispondendo alla nostra richiesta di chiarimenti, dichiara di aver istituto un fondo per aiutare i risparmiatori traditi dalle banche venete (BPVi e Veneto Banca), che si sono trovati in maggiore difficoltà e non avrebbero nemmeno i mezzi per presentare domanda di rimborso. Ma per le domande di indennizzo, in base alla Legge istitutiva del Fondo Indennizzo Risparmiatori, sono proibiti costi legali (l’art. 1 comma 501 legge 145 recita “la prestazione di collaborazione nella presentazione della domanda e le attività conseguenti non rientrano nell’ambito delle prestazioni forensi e non danno luogo a compenso”). C’è una contraddizione nel rimborsare costi non sostenibili ad alcune, peraltro non tutte, le associazioni o qualche difetto di conoscenza da parte dell’assessore della legge che regola il Fir?

Non posso saperlo, probabilmente, leggendo il suo comunicato, l’assessore  ignora quanto stabilito dal legislatore nazionale, che nella ultima legge di bilancio ha stabilito la gratuità dell’attività di consulenza nella presentazione della domanda. Credo, quindi, che la Regione e l’assessore Lanzarin stano facendo un po’ di confusione. La legge di bilancio 2019 è molto chiara.
Per l’assistenza e la presentazione delle domande al FIR non possono essere richiesti compensi. Non si vede motivo quindi che  la Regione rimborsi spese legali  sostenute con questa finalità, che sarebbero del tutto illegittime.

Lei, on. Zanettin, con una sua iniziativa parlamentare seguita alla nostra campagna anti quota lite, aveva denunciato il business che si rischia di generare sui rimborsi.

Presentare la domanda di accesso al FIR non è poi così agevole. Occorre una qualche competenza legale ed informatica. Non credo che tutti gli interessati siano in grado di farlo da soli. Con un emendamento alla legge di bilancio, tra l’altro suggeritomi proprio da VicenzaPiu.com, avevo proposto di rendere nulli i patti di quota lite, applicati da alcuni studi legali. Il Governo ha bocciato questo mio emendamento ed ha preferito invece stabilire la generale gratuità della prestazione di assistenza nella presentazione della domanda di rimborso. Ho molte perplessità su questa norma, perché in effetti, dai primi riscontri, non è così agevole adire il portale Consap, e reperire la documentazione necessaria.
Gli interessati stanno manifestando la necessità di una consulenza e si rivolgono anche agli avvocati, che però non possono presentare la parcella per la prestazione. Mi pare paradossale. 

Alcune associazioni a tutela dei risparmiatori, si sarebbero, però, impegnate ad assistere gratuitamente i risparmiatori in difficoltà. Come fare a orientarsi nel ginepraio delle associazioni e dei comitati tanto più che per la Regione Veneto sarebbero “finanziabili” e, quindi, degni di fiducia anche mini gruppi di 10 risparmiatori rappresentati salvo, poi, concedere i contributi a solo otto associazioni, alcune delle quali, in base ai media, prometterebbero un supporto gratuito consistente in effetti nell’indicazione dell’avvocato “convenzionato” con costi, all’italiana, più o meno nascosti e capace di “indurre in confusione” anche un assessore qualificato quale Manuela Lanzarin?

Ho letto, ad esempio, che il Codacons Veneto si è impegnato a fornire consulenza gratuita ai propri associati. Mi pare un atteggiamento rispettoso del dettato normativo. Ma Il risparmiatore, in generale, deve scegliere il consulente di cui si fida di più. Il rapporto fiduciario è essenziale in questioni così delicate. Non spetta certamente a me dare suggerimenti troppo specifici.
Al riguardo, ci viene da commentare le ultime considerazioni di Zanettin, potrebbe essere utile una delle risposte mancanti dell’assessore Lanzarin, quella sui criteri adottati per scegliere le otto associazioni meritevoli, secondo la regione, di un sia pur discutibile contributo.