Il premier britannico Boris Johnson ha chiesto e ottenuto dalla regina Elisabetta la sospensione delle attività del parlamento per 5 settimane. Una chiara sospensione della democrazia. Ci dicono che la regina non poteva fare a meno di accettare questa richiesta.
Di fatto il parlamento britannico non potrà discutere della principale decisione da prendere, la brexit, e non potrà, quindi, interferire con le decisioni del premier al riguardo.
Non c’è che dire un esempio “alto” di rispetto delle istituzioni e un’applicazione per lo meno discutibile dei principi democratici.
L’avesse fatta qualcun altro e non il premier di un paese “culla della civiltà occidentale” avremmo gridato al colpo di stato.
Ma, da buoni “colleghi”, siamo pronti a passare sopra a queste cose.
Resta però un dubbio: perché consideriamo la Cina poco democratica dal momento che le proteste di Hong Kong fanno scrivere di “regime” e di “mancanza di libertà” e, invece, consideriamo democratici paesi come la Francia che reprime con estrema violenza (feriti e anche morti) la protesta dei “gilet gialli” o la Gran Bretagna che sospende il suo parlamento perché il premier non vuole essere intralciato nelle sue decisioni?
Di fatto il parlamento britannico non potrà discutere della principale decisione da prendere, la brexit, e non potrà, quindi, interferire con le decisioni del premier al riguardo.
Non c’è che dire un esempio “alto” di rispetto delle istituzioni e un’applicazione per lo meno discutibile dei principi democratici.
L’avesse fatta qualcun altro e non il premier di un paese “culla della civiltà occidentale” avremmo gridato al colpo di stato.
Ma, da buoni “colleghi”, siamo pronti a passare sopra a queste cose.
Resta però un dubbio: perché consideriamo la Cina poco democratica dal momento che le proteste di Hong Kong fanno scrivere di “regime” e di “mancanza di libertà” e, invece, consideriamo democratici paesi come la Francia che reprime con estrema violenza (feriti e anche morti) la protesta dei “gilet gialli” o la Gran Bretagna che sospende il suo parlamento perché il premier non vuole essere intralciato nelle sue decisioni?