Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd), ha concluso a fine marzo l’attività di indennizzo forfettario in favore dei bondholder subordinati delle quattro banche dell’Italia centrale finite in risoluzione a novembre 2015 (Etruria, Marche Ferrara e Chieti) per un totale di 180,85 milioni di euro liquidati a fronte di 15.443 richieste di indennizzo. Risorse, ricorda una nota del Fondo presieduto da Salvatore Maccarone e guidato dal direttore generale Giuseppe Boccuzzi, interamente a carico del settore bancario.
Il Fidt è il gestore del Fondo di solidarietà che prosegue ora la sua attività con la procedura di indennizzo forfettario in favore degli investitori in bond subordinati emessi dalla Banca Popolare di Vicenza e da Veneto Banca, poste in liquidazione coatta amministrativa l’estate scorsa.
Al Fondo di solidarietà, gestito dal Fondo interbancario di tutela dei depositi, sono arrivate «poco più di 8mila istanze» da parte di obbligazionisti di Veneto Banca e Popolare di Vicenza, per ottenere il rimborso forfait all’80%, che sarà integrato fino al 100% da Banca Intesa.
Lo ha detto Salvatore Paterna, vice direttore generale Fitd che supervisiona il processo in un’intervista all’Ansa, spiegando che «noi siamo pronti, attendiamo che ci arrivino informazioni di conferma alle banche e da lì partirà il meccanismo di rimborso».
I primi assegni, assicura, inizieranno ad essere liquidati «già da aprile».
Il processo di valutazione delle pratiche, aggiunge, sarà probabilmente «più semplice e più rapido» di quello per le 4 banche, sia perché il meccanismo oramai è a regime, sia perché «la maggior parte delle istanze, 5.500, sono state veicolate attraverso Banca Intesa»