Radio Rucco, Ordine dei Giornalisti del Veneto fermo: “Comune di Vicenza, iniziativa sconcertante!”

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Ordine dei Giornalisti del Veneto: il Consiglio direttivo con accosciato al centro il presidente Gianluca Amadori
Ordine dei Giornalisti del Veneto: il Consiglio direttivo con accosciato al centro il presidente Gianluca Amadori

Avevamo commentato l’iniziativa che abbiamo denominato Radio Rucco che definivamo «uno scandalo… comico “consono” a questa Vicenza» scrivendo anche «Per correttezza abbiamo chiesto un parere al riguardo all’Ordine dei Giornalisti del Veneto per l’amore ossessivo che abbiamo per la libertà di stampa e per il disprezzo corrispondente per ogni tipo di informazione di regime ma forse anche per “tutelare” le professionalissime colleghe dell’Uffico stampa del Comune che nel loro ruolo, comunque, rispondono alla deontologia professionale e che sarebbero coinvolte nell’iniziativa».

L’OdG del Veneto ci contattava dicendo che aveva già deciso di occuparsi della vicenda nel consiglio direttivo di mercoledì 4 settembre e oggi ne comunica pubblicamente l’esito con una ferma presa di posizione ufficiale che di seguito riportiamo e condividiamo.

Ordine dei Giornalisti del Veneto: “Comune di Vicenza, iniziativa sconcertante!

L’Ordine dei giornalisti del Veneto contesta con fermezza la sconcertante iniziativa assunta dal Comune di Vicenza, che risulta essersi messo alla ricerca di un’emittente radiofonica da utilizzare gratuitamente per diffondere messaggi promozionali dell’amministrazione comunale sotto forma di notiziari quotidiani.

Si tratta di un progetto che si commenta da solo, da un lato per l’assoluta mancanza di rispetto per la dignità del lavoro giornalistico; dall’altro per l’offensiva concezione del ruolo dell’informazione, considerata evidentemente dal primo cittadino alla stregua di uno sterile megafono del suo ufficio stampa.

Il Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti invita il sindaco di Vicenza a non dare seguito all’infelice progetto, impegnandosi a garantire la massima trasparenza alla comunicazione istituzionale (che non può e non deve essere confusa con l’informazione), utilizzando canali e strumenti previsti dalla legge.