Commissione, Europa24: Gentiloni in pole per il dopo Moscovici o Vestager

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Europa che nasce a Roma: Gentiloni e von der Leyen (Ansa) davanti alla foto
Europa che nasce a Roma: Gentiloni e von der Leyen (Ansa) davanti alla foto

Anche l’ultimo tassello è andato al suo posto. Dopo la formazione del governo Pd-Cinque stelle, nato dalle macerie del primo esecutivo Conte, l’Italia è riuscita a indicare il suo candidato per il ruolo di commissario a Bruxelles: lex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Era l’ultimo nome che mancava all’appello sulla lista di Ursula von der Leyen, l’ex ministro tedesco della Difesa che guiderà l’esecutivo Ue nella prossima legislatura. Ai tempi (non lontani) della maggioranza Lega-Cinque stelle, l’Italia sembrava indirizzata a un portafoglio minore come agricoltura e industria, meglio se nelle mani di un tecnico vicino a uno dei due partiti di governo.

Oggi la prospettiva si è ribaltata. Gentiloni è dato ora  fra i favoriti per gli Affari economici, la delega detenuta nel 2014-2019 dal socialista francese Pierre Moscovici, o per la Concorrenza, succedendo alla «lady di ferro» dell’antitrustMargrethe Vestager. Nel primo caso la carica proietterebbe l’Italia in una posizione di assoluto rilievo all’interno della squadra del «governo», assegnando a Gentiloni un ruolo da protagonista nella revisione del Patto di stabilità e crescita. I concorrenti in lizza sono il belga Didier Reynders e la finlandese Jutta Urpilainen, entrambi forti di un’esperienza da ministri delle Finanze alle spalle, anche se solo Gentiloni vanta la presidenza del Consiglio in curriculum.

Il Financial Times dà comunque più chance all’altra (e blasonata) ipotesi sul campo, la concorrenza. Gentiloni raccoglierebbe l’eredità di Vestager e del suo contrasto allo strapotere dei giganti tecnologici e industriali in Europa, anche se nel vivo di un cambio di orientamento delle regole comunitarie. Von der Leyen sembra intenzionata a cambiare i presupposti che disciplinano la competizione nel perimetro Ue, con l’obiettivo di evitare nuovi casi Siemens-Alstom:?la maxi-fusione ferroviaria bloccata proprio da Vestager alle luce dell’impianto regolatorio attuale.

Comunque vada, scrive Manuela Perrone, il nuovo governo si presenta con  una discontinuità evidente rispetto alla linea gialloverde sull’Europa: «Con Gentiloni commissario, David Sassoli presidente dell’Europarlamento, Roberto Gualtieri all’Economia ed Enzo Amendola agli Affari europei – un cordone interamente Pd – il posizionamento italiano sulla scacchiera Ue perde però ogni ambiguità. È un immediato forte segnale di discontinuità».

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