Venerdì 13 settembre, alle 18,30, nello spazio espositivo AB23, ex Chiesa dei SS. Ambrogio e Bellino, sarà inaugurata la mostra “Sagome e impronte” di Giusto Pilan, pittore e incisore vicentino il cui territorio di ricerca e sperimentazione è da sempre ricchissimo e pieno di contaminazioni incisorie, pittoriche e tridimensionali.
“Sagome e impronte”, mostra curata e presentata da Giovanna Grossato, prosegue il ciclo di esposizioni organizzato e promosso dall’assessorato alla cultura del Comune di Vicenza e da Ronzani Editore, che ha curato la pubblicazione del catalogo che accompagna la mostra, con testo critico di Vanni Cantà.
Nella mostra Pilan indaga il corpo umano nelle singole parti, spesso fortemente deformate, anamorfosi contemporanee che replicano in modo fantastico le reali distorsioni del mondo, mentre gli animali, vengono rappresentati in gruppo, con un gusto quasi escheriano.
L’intento implicito è non solo il piacere della sperimentazione e il gioco con l’immagine, ma anche la ricerca delle attinenze meno esplorate ed evidenti tra gli oggetti e la loro possibilità di essere indagati e trasposti in una dimensione poetica.
Un’operazione che, con grande ironia, spesso scova e fa emergere anche valori e significati simbolici nelle cose più comuni. Ali, torsi, braccia, gambe, insetti si fanno, per così dire, letteratura sulle grandi pagine impresse e appese come ariosi kakemono giapponesi.
Giusto Pilan, conosciuto specialmente in Francia, è nato a Vicenza nel 1966. Dopo aver frequentato lo studio di Otello De Maria, si è diplomato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 1989. La sua attività artistica e in modo particolare le sperimentazioni incisorie è la sintesi di diverse esperienze, non solo tecniche e artistiche, che si maturano, dopo gli studi all’Accademia, a Parigi sulla scorta delle opere di Dubuffet e Jean Fautrier e nel corso di altri soggiorni in Europa; cosa che, tra l’altro, gli ha permesso di partecipare a rassegne internazionali e di allestire le sue opere in numerose personali, oltre che in Italia, anche in Belgio e in Francia.
Inaugurazione venerdì 13 settembre, ore 18,30 nello spazio AB23 – Associazione Theama Teatro, (ex chiesa dei s.s. Ambrogio e Bellino) – Contra’ Sant’Ambrogio, 23.
Ingresso gratuito.
La mostra proseguirà con i seguenti orari: 13 / 14 / 15 settembre – 20 / 21 / 22 settembre – 27 / 28 / 29 settembre; 10 – 13 / 16 – 19
Sabato 21 settembre, alle 18, nell’ambito della mostra avrà luogo un concerto di musica classica europea riletta attraverso la tradizione musicale venezuelana con il duo Andrés Medina (oboe barocco e “cuatro”) e Adela Barreto (clavicembalo), per offrire anche un’originale misura musicale del valore delle mescolanze.
Per informazioni: