L’obiettivo è ambizioso: 200 milioni di fatturato entro il 2020, sbarco in Borsa e acquisizione di una realtà produttiva negli Stati Uniti. Nasce con queste premesse il contratto firmato nei giorni scorsi a Rosà (Vicenza) dal Gruppo Mevis e dal Gruppo Euromeccanica. Due aziende protagoniste nei propri settori di appartenenza che da oggi uniscono le forze per affrontare al meglio i mercati globali.
Il Gruppo Mevis e il Gruppo Euromeccanica hanno infatti sottoscritto e presentato ieri ai propri dipendenti un contratto finalizzato all’aggregazione delle proprie attività industriali al fine di dar vita entro la fine dell’anno ad un gruppo integrato.
Nel dettaglio: Mevis Spa acquisisce il 100% delle attività del Gruppo Euromeccanica facenti capo alla “Metalforming Division” (Euromeccanica Group Spa, Euromeccanica Srl, V&G e Nikkosteel srl). I soci di Euromeccanica entrano nella compagine societaria della capogruppo Mevis Spa con una quota stimata attorno al 10%.
Dall’aggregazione nasce quindi un gruppo con un fatturato consolidato superiore ai 140 milioni di euro, quasi 800 dipendenti, un EBITDA del 15% e una solidissima struttura finanziaria e patrimoniale.
Gli obiettivi di sviluppo sono sintetizzabili nei numeri: 200, 2020. Vale a dire: fatturato a 200 milioni di euro entro il 2020, in particolare nei settori automotive – con l’interessante sfida della mobilità elettrica – truck, elettrodomestico, elettrotecnico e l’apertura verso nuovi settori come ad esempio il medicale.
Il gruppo che nasce da questo accordo si prefigge inoltre l’obiettivo dello sbarco in Borsa e a più breve termine l’approdo negli Stati Uniti con un proprio stabilimento produttivo, che si aggiunge a quelli già presenti in Italia, Cina e Slovacchia del Gruppo Mevis.
I tempi previsti per il completamento delle operazioni di riorganizzazione societaria (il gruppo Euromeccanica fonderà tutte le società interessate dall’operazione in un’unica società) e di trasferimento delle quote prevedono un ulteriore impegno stimabile in circa 4 mesi di attività. Indicativamente entro la fine dell’anno sarà operativo il nuovo Gruppo integrato.
Tutta l’operazione di aggregazione è stata realizzata senza il ricorso ad investitori esterni.
Alla base dell’accordo vi è la comune consapevolezza della necessità di accrescere le dimensioni aziendali per sostenere lo sviluppo in un mercato globale, difficile e competitivo, con investimenti importanti in tecnologie moderne e innovative e soprattutto in risorse umane. Una crescita funzionale, diversificando settori di mercato e aree geografiche, utile anche ad essere più adatti a gestire il rischio di possibili crisi repentine e altrettanto rapide ripartenze.
I soci e il management delle due aziende, con Otello Dalla Rosa che rimarrà amministratore delegato di Euromeccanica, hanno intravisto una straordinaria possibilità di sinergie positive: settori di mercato simili ma non sovrapposti, prodotti e servizi affini ma diversi in grado di coprire una gamma di prodotto e competenze estese oltre che complementari e nessuna sovrapposizione di clientela. L’aggregazione tra le due realtà potrà avere un effetto moltiplicativo sui risultati, sfruttando una ricchezza di offerta commerciale e di soluzioni tecniche con pochi concorrenti nel mercato.
Il Gruppo Mevis e il Gruppo Euromeccanica, inoltre, godono di un forte radicamento territoriale. Un legame che le due realtà intendono preservare in particolare conservando in Italia tutte le competenze tecniche e le capacità industriali presenti e utilizzando al meglio lo sviluppo degli stabilimenti all’estero per mantenere una crescita globale.
«Questa operazione consentirà di dare vita ad un gruppo industriale più forte della somma delle singole realtà che lo compongono», sottolineano all’unisono Federico Visentin di Mevis e Vanni Venezian e Daniele Gnoato di Euromeccanica. «Oggi nasce un gruppo con le radici saldamente ancorate a questo territorio, ma con lo sguardo rivolto al mondo. Una realtà industriale in grado di creare nuova occupazione e sviluppo, di favorire la crescita professionale delle persone, di costituire un modello di aggregazione positiva diventando protagonisti indiscussi nei settori di mercato di riferimento», sottolineano i soci.
FOCUS ON Mevis Spa
Fondata nel 1961, Mevis progetta e produce molle e componenti metallici stampati e saldati per aziende leader a livello europeo. La sua sede principale è in Italia a Rosà.
Nel 2007 ha aperto un sito produttivo a Samorin in Slovacchia e nel 2013 una nuova sede a Yangzhou in Cina. Nel 2018, con più di 550 addetti e un export superiore all’80%, ha chiuso con un fatturato di 81 milioni, con un il 71% nel settore automobilistico, 12% nell’elettrotecnico e 10% nell’elettrodomestico.
Con una squadra fortemente motivata Mevis è diventata partner dei suoi clienti fornendo loro un supporto nello sviluppo prodotto, nella continua ricerca di soluzioni innovative, allo scopo di migliorare la qualità e ridurre i costi. Tutte le società del gruppo sono certificate IATF 16949, rigoroso standard qualitativo creato per il settore automobilistico. Con prodotti innovativi è affidabili, Mevis fornisce grandi gruppi internazionali come testimoniano le numerose sue referenze.
FOCUS ON Euromeccanica Group Spa
Azienda manifatturiera fondata negli anni 70 da Giorgio Venezian e Giovanni Gnoato, opera principalmente nel settore della deformazione della lamiera con Euromeccanica srl, V&G e Nikkosteel, a cui si aggiungono la divisione commercio degli acciai da utensili con Tecnocacciai e prodotti per la sicurezza personale con Safit, queste ultime due non interessate dall’operazione con Mevis.
Il fatturato 2018 delle società interessate dall’operazione ha chiuso a 61 milioni con un EBITDA di oltre il 12%. I dipendenti sono 220 ed è in corso un piano biennale di ammodernamento degli impianti in ottica Industria4.0, per un totale di 11 milioni di euro.
Quasi il 50% del fatturato del Gruppo rosatese proviene dal settore del truck nel quale Euromeccanica è leader riconosciuto nella fornitura di componenti ad alto spessore. Il 15% è rappresentato dal mondo dell’elettrodomestico e il restante si divide tra agricoltura, elettro-meccanico, automazioni, illuminazione tecnica e altro. Sono oltre una ventina i Paesi verso i quali l’azienda esporta il 65% della produzione, di cui la Germania rappresenta la parte preponderante.