M5S di Schio, le osservazioni sull’aggiornamento del Piano Generale del Traffico Urbano

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Riceviamo da Marco Vantin, consigliere comunale e portavoce M5S di Schio e pubblichiamo. Oggi 11 aprile sono state depositate a nome del Gruppo Consiliare MoVimento Cinque Stelle Schio le seguenti osservazioni al PGTU (Piano generale del traffico urbano). La Viabilità è una materia complessa che tocca la vita di noi tutti determinando la vivibilità e lo stile di vita di ogni cittadino. Ogni sua variazione può portare a cambiamenti positivi da un lato ma far nascere dall’altro altre problematiche. Noi siamo per una mobilità sostenibile e siamo favorevoli a tutti quegli interventi finalizzati a ridurre l’uso di autoveicoli privati in zone urbane per favorire l’uso di mezzi meno inquinanti, meno rumorosi e meno impattanti. 


Certamente questo deve essere sempre fatto ascoltando i pareri dei cittadini cercando sempre di coinvolgerli nelle nuove proposte. Infatti ci piace ricordare che prima di presentare la nostra mozione in cui chiedevamo la chiusura di Piazza A.Rossi la domenica, abbiamo condotto un sondaggio anonimo con cui abbiamo raccolto il parere di quasi 500 cittadini.

Quindi ad esempio proposte come la riapertura di una connessione di via Fogazzaro con via Martiri della Libertà (vedi relazione Piano al punto 9.2.1) o il possibile spostamento della Stazione nella zona ex Cementi (vedi punto 9.3.5) non può limitarsi alla sola informazione e divulgazione ma sarebbe opportuno trovare il modo per raccogliere ed ascoltare il parere della cittadinanza.
Venendo al Piano presentato ci sono proposte valide e sarà un bene per la città che nel prossimo futuro vengano messe in opera. Ci sono alcune proposte invece che ci preoccupano e delle quali ci sentiamo di esprimere le seguenti osservazioni:
1 – 9.2.2 Nodo via Baccarini-Via San Giovanni Bosco-Via Brigata Val Leogra – Accesso al centro Storico.
Allo stato attuale delle cose, come fatto presente nel PGTU (Piano Generale del Traffico Urbano) al punto 8.2.2 Penetrazione da Ovest: Viale Rovereto e Via Maraschin “[…]non si può prescindere l’ipotesi di realizzazione della variante alla SP46 Destra Leogra, che permetterebbe di sgravare tutto il percorso interno dal traffico di attraversamento, riducendo fino al 25% i flussi veicolari […]”. Premesso questo riconosciamo che la ricerca di soluzioni in prossimità del centro è tutt’altro che semplice, ma non possiamo che muovere la nostra contrarietà verso gli interventi di modifica proposti, perchè senza l’attuazione della suddetta variante, ogni intervento risulterebbe un palliativo che forse rischierebbe di far divenire ancora più problematica la situazione in via Baccarini soprattutto nelle ore di punta. Quindi proponiamo di rimanere con la situazione attuale ed investire tempo e denaro per la costruzione della Destra Leogra e magari solo dopo il suo completamento, che porterebbe a togliere il traffico pesante e di attraversamento dalle vie in oggetto, valutare le proposte del Piano. In alternativa proponiamo un divieto di accesso in via Fratelli Pasini (escluso residenti) per evitare il transito in via Monte Ciove, tratto utilizzato solo per bypassare la rotonda dell’ex scalo ferroviario, per chi è diretto in via S. G. Bosco, in direzione centro.

2 – 9.2.3 Nuovo controllo viario Via Pasubio.
La proposta di introduzione di un senso unico in Via Pasubio ad un primo sguardo sembrerebbe una cosa sensata, purtroppo analizzandola nel dettaglio compaiono varie criticità.
Si afferma nel Piano che l’ipotesi, per reggere, deve prevedere il divieto per chi scende da Ovest (Torrebelvicino) di girare a sinistra per via XX Settembre, e l’obbligo di scendere fino alla rotonda del Civico per poi fare un’inversione a U ed imboccare via XX Settembre da Sud. Secondo noi questa rotonda però non può sopportare un traffico maggiore dell’attuale: il suo diametro è troppo breve già ora, figuriamoci se vi arrivassero anche le auto che provengono da Torrebelvicino o dalla Valletta per via Rovereto con l’intenzione di andare in centro (parcheggio Fabbrica Alta). Proponiamo che in quel tratto di via Pasubio venga mantenuto il doppio senso di marcia creando un senso unico alternato attraverso l’installazione di un sistema semaforico intelligente nel punto critico, proposta già emersa ma che non è presente nel Piano. Questa soluzione fra l’altro non pregiudicherebbe la possibilità di realizzare il marciapiede.
3 – 9.3.5 Viale dell’Industria, eliminazione passaggio a livello.
L’eliminazione del passaggio a livello mediante lo spostamento della Stazione Ferroviaria in periferia nella zona ex-Cementi ci sembra un’idea alquanto ardita, per non dire assurda, abbiamo la fortuna di avere una Stazione di testa a pochi passi dal centro storico e non capiamo perchè bisogna sacrificarla per un passaggio a livello. Quindi se proprio si vuole eliminare il problema meglio la realizzazione del sottopasso stradale. Ci permettiamo di proporre un’alternativa non valutata nel piano, la creazione di un sovrappasso ferroviario.
Purtroppo non abbiamo dati tecnici e studi a supporto di tale proposta, ma ad un primo sguardo gli spazi per la sua realizzazione sembrano non mancare ed infine i costi per l’Amministrazione e le Ferrovie dello Stato con molta probabilità potrebbero essere inferiori alla costruzione di una nuova Stazione ed il suo contesto urbanistico. In alternativa per evitare l’impatto visivo ed ambientale del sovrappasso di valutare un sottopasso ferroviario.
4 – 9.5.1 Nuovo cavalcavia Via Lago Trasimeno.
Riguardo questa proposta se in parte possiamo comprendere il disagio delle 3 frazioni (Rio, Macchiavella e Vanzi), non possiamo però che esprimere la nostra contrarietà per la proposta a lungo termine ed il suo investimento stimato (circa 2 milioni e 650 mila euro) visto anche quanto riportato nel piano “[…] la presenza di un collegamento diretto fra i due lati di via Trasimeno, permetterebbe un risparmio di circa 2 km, pari a circa 3 minuti.[…]” . Quindi non ci sono i presupposti per una tale opera analizzando i costi/benefici, crediamo che spendere quasi 900 mila euro per minuto risparmiato non sia, specialmente in questo periodo storico, serio ed intelligente.
Rimaniamo perplessi anche sulla proposta a breve termine e preferiremmo che rimanesse ciclo pedonale viste le sue dimensione, ma se questa opzione è apprezzata e condivisa dai residenti delle tre frazioni è condivisibile la sua attuazione.
5 – 9.5.3 Colletto di Velo – nuova viabilità.
Riteniamo assolutamente deleterio la realizzazione di un collegamento viario diretto del territorio di Schio con Velo d’Astico tramite il Colletto di Velo.
Siamo del parere che il Tretto sia una zona che deve essere tutelata proprio per le sue caratteristiche storiche-naturalistiche il cui sviluppo non deve essere certamente fatto con l’incremento del traffico ma con la sua limitazione proprio perché deve rimanere una zona dove le persone attraverso la percorrenza a piedi o in bicicletta dei numerosi sentieri devono immergersi nella natura senza l’assillo di doversi preoccupare delle auto e respirare aria pura e non inquinata.
La costruzione della strada di Velo, oltre ad avere un impatto ambientale negativo, provocherebbe un aumento non indifferente del traffico in una zona già molto congestionata nei giorni festivi in cui al Colletto non trovi posto per parcheggiare ancor più nel periodo estivo e primaverile (ad es. il giorno di Pasquetta non c’erano spazi liberi).
Con la realizzazione della strada quel passo, inoltre, diventerebbe una zona di transito per la direttiva Schio Valdastico- Tonezza- Folgaria e viceversa, con ricadute negative sul territorio dal punto di vista dell’inquinamento e di salvaguardia ambientale.
Vi è poi da tener presente i costi che il Comune dovrebbe sostenere per la sua realizzazione e soprattutto quelli di mantenimento ancora maggiori visto che rivestono una strada di montagna. Soldi che invece potrebbero essere meglio utilizzati per la manutenzione e messa in sicurezza delle attuali strade che portano al Tretto (Vedi quella di Sant’Ulderico attualmente chiusa per frana).