Per la prima volta nella storia del nostro comune un contratto dei dipendenti non viene sottoscritto in modo unitario – è scritto in una nota del Gruppo Pd di Vicenza* – Leggiamo delle preoccupazioni della sigla sindacale che ha dichiarato che non firmerà, e che riguardano gli scenari che potrebbero prospettarsi nei prossimi due anni, con risorse insufficienti a garantire i potenziali scatti di carriera a tutti i lavoratori e la riduzione di risorse per garantire la produttività incentivante, che si contrappongono all’aumento della spesa per condizioni di lavoro e indennità.
Come consiglieri di opposizione, il nostro compito non è di prendere la parte di un sindacato, ma certamente di registrare con sconcerto e preoccupazione una situazione mai verificatasi in precedenza nella nostra città.
Come è possibile che in comuni della provincia di diversi colori politici la contrattazione porti a soluzioni concertate mentre nella città di Vicenza si sia creato uno scontro sindacale senza precedenti?
Pur sapendo che la contrattazione spetta alla dirigenza, non hanno ritenuto il Sindaco e l’Assessore competente di cercare di capire le motivazioni della situazione creatasi?
L’organizzazione del comune fa acqua da tante parti, con “valzer” sbandierati di dirigenti e scelte di posizionamento di quadri direttivi che non agevolano il lavoro e il benessere dei lavoratori.
Una amministrazione può certamente attuare le sue scelte anche rispetto alla contrattazione decentrata, ma deve spiegare il perché delle scelte e, soprattutto, deve sempre mettersi in ascolto e cercare dove possibile di contemperare gli interessi.
Ci risulta che in questo caso la dirigenza non abbia neppure cercato mediazioni fra proposte. Sindaco e dirigenza sono sordi alle istanze di una parte dei dipendenti, ma non esistono lavoratori di serie A e di serie B!
Chiediamo come gruppo di minoranza del Partito Democratico spiegazioni delle scelte effettuate, politiche e tecniche, che allo stato attuale appaiono discriminanti e divisive.
*I CONSIGLIERI COMUNALI
Isabella Sala, Cristina Balbi, Alessandra Marobin, Otello Dalla Rosa, Cristiano Spiller, Alessandro Marchetti, Giovanni Battista Rolando