Studiare i coralli fossili per capire la risposta della biosfera ai cambiamenti globali: Museo Zannato protagonista ad un congresso internazionale con uno studio e un’escursione guidata.Il Museo di Archeologia e Scienze Naturali “G. Zannato” di Montecchio Maggiore è stato tra i protagonisti la tredicesima edizione dell’International Symposium on Fossil Cnidaria and Porifera, tenutosi recentemente a Modena. Si tratta del congresso della società scientifica “International Association for the Study of Fossil Cnidaria and Porifera”, che si svolge ogni 4 anni e per la prima volta si è tenuto in Italia: raccoglie i maggiori specialisti paleontologi di tutto il mondo che si occupano di coralli, poriferi e scogliere fossili, con la partecipazione anche di ricercatori che studiano i coralli attuali e l’impatto dei cambiamenti globali sull’ecosistema di scogliera. Il tema del simposio, “Guardare indietro per vedere avanti” (sviluppato attraverso una conferenza plenaria ad invito, 52 presentazioni orali e 34 poster), sottolinea l’importanza degli archivi fossili per comprendere la risposta della biosfera alle perturbazioni ambientali a lungo termine.Ma perché il Museo montecchiano è stato protagonista del simposio? Perché vi ha partecipato attivamente con una presentazione orale e l’organizzazione di un’escursione riservata ai partecipanti del congresso, provenienti da Austria, Italia, Francia, Belgio, Regno Unito, Spagna, Irlanda, Polonia, Svizzera, Russia, Australia, Etiopia, Marocco, Canada, USA, Cina, Giappone, Uzbekistan, Ucraina, Sud Corea, Tagikistan.La presentazioneorale, sul tema “Tafonomia, diagenesi e ambiente sedimentario di spugne silicee dell’Eocene di Chiampo, Monti Lessini, Italia nordorientale”, è stata a più mani, segno di una ricerca sulle collezioni museali che sta diventando sempre più interdisciplinare: vi hanno partecipato Frisone V., Preto N., Pisera A., Agnini C., Giusberti L., Papazzoni C.A., Vescogni A., De Angeli A.,Beschin C., Mietto P., Quaggiotto E., Monaco P., Dominici S. e Kiessling W.L’escursione, che aveva come tema “Scogliere e coralli dell’Oligocene dei Lessini Orientali e Monti Berici”, si è sviluppata in tre tappe: Castelgomberto, Bastia Bassa di Montecchio Maggiore e Lumignano. I giacimenti fossiliferi del Vicentino sono infatti ben noti agli specialisti di tutto il mondo già dall’Ottocento, perché si tratta di uno dei siti più grandi e ben visibili di un antico sistema di barriera corallina e laguna.
Durante la pausa pranzo vi è stata una visita al Museo Zannato e alle collezioni storiche di coralli fossili.
L’Amministrazione di Montecchio ha offerto un rinfresco ai partecipanti, organizzato dalla Pro Loco Alte-Montecchio.
L’escursione è terminata a Lumignano, con la visita all’Eremo di S. Cassiamo a cura del Gruppo Speleologico Proteo e del prof. Dario Zampieri (Università di Padova).“La partecipazione al Simposio – commenta l’assessore alla cultura Claudio Meggiolaro – consente di promuovere e valorizzare a livello nazionale e internazionale le nostre eccellenti collezioni di spugne e coralli fossili. Aumentare la nostra rete di contatti contribuisce a migliorare il prestigio della Città di Montecchio Maggiore e del suo Museo, con evidenti ricadute nel campo di pubblicazioni, donazioni, collaborazioni e visite”.
Oggi, nella suggestiva cornice della Sala Stucchi di Palazzo Trissino a Vicenza, affollata da ascoltatori attenti, il professor Emilio Franzina, già professore ordinario di...