Ambiente, Berlato e Barison (FdI-Mcr): ?Pieno sostegno agli allevatori e malghesi per i problemi causati dai lupi nell?Altipiano di Asiago dei sette comuni?

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In data 7 aprile abbiamo ricevuto una lettera dagli allevatori e dai malghesi dell’Altopiano di Asiago. Nella comunicazione è stata espressa preoccupazione in merito al negativo impatto sul territorio derivante dalla sempre crescente presenza del lupo“. Inizia così una nota del Presidente del gruppo Fratelli d’Italia – Mcr Sergio Berlato il quale nota come “alla vigilia della prossima stagione di alpeggio il timore cresce assieme al rischio che un sistema socio economico unico nel suo genere possa essere ulteriormente minato, contando che ad oggi non si ha ancora a disposizione un dato certo sulla reale consistenza del fenomeno, elemento che potrebbe aiutare gli addetti a stimare e prevenire efficacemente il rischio.”

Il Gruppo consiliare Fratelli d’Italia – MCR conferma la propria vicinanza agli allevatori e ai malghesi dell’Altopiano condividendo a pieno le loro richieste che riprendono tra l’altro i contenuti di una mozione, che mi vedeva primo firmatario, approvata dal Consiglio regionale già lo scorso 11 luglio 2017 – ricorda il Presidente Sergio Berlato – La mozione impegnava la Giunta regionale a ridurre le tempistiche di pagamento di tutti i danni causati dalla predazione dei lupi e ad installare sistemi di prevenzione efficaci visto che i presidi messi a disposizione nell’ambito del progetto regionale Life WolfAlps si sono rivelati fin da subito totalmente inadeguati oltre che a sollecitare il Governo nazionale ad attuare il Piano di gestione e di contenimento del lupo come già avviene negli altri paesi membri dell’Unione Europea.

Ci aspettiamo sia a livello regionale che nazionale risposte concrete alle legittime esigenze di una zona ad alto valore storico paesaggistico, a forte vocazione turistica e con un’importante tradizione casearia dove si contano più di 300 allevamenti ad indirizzo zootecnico e più di 100 malghe che costituiscono il più importante sistema d’alpeggio dell’arco alpino – conclude Sergio Berlato – Nell’insieme queste attività unite all’attività agrituristica riescono a dare impiego per la stagione a circa 500 persone.”