Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha partecipato questa mattina a Mestre ad un incontro pubblico sulla Zona economica speciale nell’area metropolitana di Venezia Rovigo. All’appuntamento, promosso dal Centro culturale Studi ferroviari esercizio trazione G.K. Koenig dell’Organizzazione sindacati autonimi di base, sono inoltre intervenuti, tra gli altri, il presidente di Confindustria Venezia-Rovigo, Vincenzo Marinese, il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Pino Musolino, l’assessore al Territorio della Regione Veneto, Cristiano Corazzari, i sindaci di Polesella, Leonardo Raito, e di Arquà Polesine, Chiara Turolla, il segretario confederale OrSA, Ezio Ordigoni, e il segretario OrSA Ferrovie Venezia, Valentina Invaso.
Nella relazione introduttiva sono stati illustrati in sintesi due progetti ferroviari per lo sviluppo della portualità veneziana: il primo prevede una nuova uscita ferroviaria per le merci da Porto Marghera che colleghi direttamente con la Linea Venezia-Milano e con la Linea dei Bivi per Udine e Trieste, il secondo la creazione di un anello ferroviario tra la stazione di Mestre e l’aeroporto Marco Polo di Venezia.
Sulle grandi potenzialità dell’area di Venezia e Rovigo si è concentrato l’intervento di Marinese, che ha evidenziato la crescita importante dell’area metropolitana di Venezia e Rovigo, realtà a grande vocazione industriale, ma anche manifatturiera e del terziario, che insieme a Treviso e Padova contribuisce al 50% della ricchezza prodotta in Veneto. Della Zona economica speciale come volano per il Veneto e moltiplicatore dell’economia hanno parlato Corazzari e Musolino, sottolineando le positive ricadute sul territorio dell’istituzione della Zes, dalla crescita degli investimenti al conseguente aumento dei posti di lavoro.
“Siamo qui oggi – ha esordito il sindaco Brugnaro – per testimoniare un’unità di intenti, perché è solo restando uniti che possiamo portare a casa risultati, come l’istituzione della Zes, che sono un beneficio non solo per il nostro territorio ma per tutto il Paese. A Porto Marghera abbiamo una delle più grandi aree industriali del Paese, che trarrebbe sicuramente beneficio dagli investimenti che la Zes può attrarre. Si parla molto di ambiente, ma non basta manifestare, servono azioni concrete. La rimodulazione delle aree industriali è un grande servizio per la tutela dell’ambiente”.
“La Zes – ha proseguito il primo cittadino di Venezia – è un tassello di un mosaico molto più ampio che deve portare al rilancio di una città come la nostra che è stata ferma per troppo tempo e che ha bisogno di credere di più in se stessa. Serve una città ancora più grande e compatta, serve ragionare per interessi comuni, non per simpatie o antipatie personali. Dobbiamo guardare avanti, lo dobbiamo ai nostri giovani: se restiamo uniti possiamo tornare a vincere”.
Venezia, 26 settembre 2019