Leggiamo di nuovo oggi sul GdV a firma Roberta Labruna: «Tanto tuonò che piovve. Il rimpasto sarebbe dietro l’angolo, tanto che a palazzo Trissino lo danno per probabile già la settimana prossima. E il nome che sembra destinato ad entrare a far parte della squadra degli assessori pare essere quello dell’ex coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Mattia Ierardi. Mentre ad essere accompagnato alla porta dovrebbe essere proprio Claudio Cicero…. l’operazione su cui Rucco sta meditando da settimane si dovrebbe risolvere così: con una sola uscita e un solo ingresso. Spostando in avanti, a data da destinarsi, le altre questioni aperte. Detto in altri termini, il forzista Marco Zocca e il leghista Andrea Pellizzari, a cui il sindaco Francesco Rucco aveva aperto e che da tempo sono in attesa di una promozione, non dovrebbero rientrare in questa tornata di porte girevoli… Il sindaco ci starebbe ragionando. Inizialmente pare fosse orientato ad affidare all’assessore leghista Matteo Celebron le deleghe di Cicero e all’esponente di FdI quelle di Celebron.
Poi avrebbe valutato uno “scambio alla pari” e cioè via Cicero con contestuale passaggio delle sue deleghe al nuovo assessore. Ma potrebbe esserci anche uno spacchettamento delle deleghe…. Fatto sta che, salvo sorprese dell’ultimo minuto, l’uomo con più esperienza della giunta Rucco dovrebbe essere il terzo assessore da inizio mandato, un anno e quattro mesi fa, ad uscire di scena. Dopo il benservito imposto a Isabella Dotto e Lucio Zoppello ad inizio estate, anche il re delle rotatorie avrebbe le valigie in mano. Ma i fronti aperti rimangono e non è detto si chiudano in maniera indolore».
Il quadro della situazione per il ticket da pagare politicamente a FdI, peraltro chiaro da tempo e la cui ufficializzazione è solo legata all’innamoramento sempre più evidente del sindaco per le gesta, secondo i suoi estimatori, di Fabio Massimo il temporeggiatore o, per i suoi detrattori, del signor Tentenna. ci porta, d’accordo con i sottintesi della collega Labruna e per onestà verso i lettori, a fare una considerazione su questo che appare sempre di più come uno spot, magari anche non gradito, per Divani & Sofà.
Se FdI o la sua anima originaria, che fa riferimento a Sergio Berlato, leader dei cacciatori di volatili ma, soprattutto, di politici sensibili a prebende, ha diritto a un assessore in più rispetto a Silvio Giovine, che “risponde” alla nuova adepta di Giorgia Meloni, l’ex forzista e galaniana Elena Donazzan, il nuovo assessore sia pure Matteo Ierardi, che conosciamo personalmente come capace imprenditore di bar e ristoranti sia pure a bassa redditività, ma, anche se dal 23 ottobre 2018 è vice presidente dell’Ater Treviso, immaginiamo sempre in quota FdI, il sindaco, dopo i suoi temporeggiamenti e tentennamenti, gli affidi un referato in cui possa esprimere al meglio le sue competenze e/o capacità.
Se per tutte le buone ragioni del sindaco va bannato Claudio Cicero la domanda che rivolgiamo a Francesco Rucco è se mobilità urbana, trasporti e infrastrutture, le sue deleghe cioè, rientrino, magari anche solo lontanamente, nelle competenze di Ierardi.
Se Cicero è un politico tecnico, se Lucio Zoppello è un ingegnere e quindi era assessore all’urbanistica, poi sostituito con un avvocato, e se Isabella Dotto è vice procuratore onorario e, quindi, era assessore al legale e alla trasparenza, settori, poi, passati a una laureata in legge che non ha mai esercitato la professione, e se, tanto per non farci tacciare di simpatie, che professionalmente non abbiamo, Silvio Giovine, l’altro assessore di area Fratelli d’Italia, è assessore alla cultura avendo maturato per anni nella segreteria di Donazzan competenze per lo meno in attività produttive e politiche del lavoro, due delle sue numerose deleghe, il sindaco nonché professionista Rucco affidi a Ierardi deleghe in cui può dare il maggior contributo possibile alla comunità locale e non solo al riempimento di caselle.