Il suo nome all’anagrafe è Davide Hyde, ed è un vicentino di 46 anni noto tossicodipendente e malato di Aids della città, ben conosciuto soprattutto dalle Forze dell’Ordine e dalla Direzione sanitaria dell’ospedale San Bortolo di Vicenza.
“Non ce la facciamo più“, è il grido disperato arrivato nei giorni scorsi agli uffici della Questura di viale Mazzini che grazie ai giudici del tribunale di Vicenza sono riusciti a farlo arrestare e portare in carcere grazie ad una articolata misura cautelare detentiva per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, interruzione di pubblico servizio e minacce aggravate dall’uso di droga che dovrebbe tenerlo nelle celle di San Pio X più a lungo del 5 ottobre quando scadrà il provvedimento a suo carico.
Da anni il “mister Hyde” di Vicenza importunava in modo molesto dipendenti e malati con una pressante elemosina in abiti sudici fuori dall’ospedale. Al Pronto Soccorso poi era un continuo “calvario”, fatto di 71 accessi nel 2017 e altri 75 nel 2018. In un caso ha creato problemi anche ai passanti in centro città, con una rapina da 5 euro a ponte degli Angeli brandendo una siringa in mano.
In diversi casi ha minacciato gli operatori, per la richiesta di soldi e cibo, tenendo una siringa sporca in mano, anche dalla comunità di recupero alla quale era stato assegnato ed è stato espulso.
I fatti sono degenerati a gennaio 2019 quando Hyde ha aggredito alcune infermiere e una guardia giurata intervenuta per difenderle ma che è stato picchiato con un referto di otto giorni di prognosi. Inoltre, sempre nel primo mese dell’anno, fuori dal reparto malattie infettive dell’ospedale una sera ha iniziato a citofonare in continuazione, lasciando poi i suoi escrementi sotto il reparto.