Fondo per soci BPVi e Veneto Banca: in anteprima lettera associazioni a parlamentari e anche a Zaia, presidente Commissione banche regione, sindaci e consiglieri veneti

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Vi proponiamo in anteprima la lettera che l’avv. Franco Conte, presidente di Codacons Veneto, e le associazioni unite per il fondo, invieranno  al nuovo parlamento con l’invito a “fare in fretta” per accelerare l’attuazione del Fondo di ristoro per le vittime di reati finanziari” di cui alla legge Bilancio n. 205 27/12/2017.

Richiamiamo (*destinatari in fondo) come emerga dalle relazioni finali della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sule Banche, che i risparmiatori, azionisti ed obbligazionisti, delle due popolari venete siano stati vittime di un imbroglio di massa, consumato dai vertici delle due banche con la acclarata inadeguatezza dei controlli di Banca d’Italia e Consob e la mera funzione ad pompam delle società di revisione.

 


Riteniamo la legge di Bilancio 205/17, che ha portato alla istituzione del  Fondo di ristoro finanziario con voto pressochè unanime, un atto di buona politica, di particolare valore civico in piena campagna elettorale.

Ora sono in corso faticosi contatti per attuare il voto del 4 marzo, riteniamo che la definizione del Regolamento del Fondo entro i termini di 90 giorni, come previsto dalla norma istitutiva, rappresenti un impegno prima che politico, etico della nuova legislatura.
Tutti hanno evidenziato la limitatezza delle risorse messe nel capitolo di spesa ed il rischio di mettere in campo paletti inconciliabili con l’obiettivo di procedere al giusto 
risarcimento entro tempi brevi di mesi.
Richiamiamo che oltre i due terzi delle vittime sono ultra 65enni  ed hanno visto sfumare gran parte o la totalità dei loro risparmi, indotti a temerai acquisti in palese contrasto con il reale profilo di conoscenza finanziaria e sulla base di dati aziendali rivelatisi ingannevoli.
Siamo di fronte ad una comunità di anziani, spesso senza altre risorse, che non possono né attendere gli esiti di processi che si preannunciano di durata quasi decennale, con l’alea di vincere/perdere/vincere nei diversi gradi con il rischio di pesanti spese legali anche della controparte.
La procedura liquidatori è stretta tra l’esigenza di realizzare in fretta una montagna di crediti difficili e quella di evitare una catastrofe di esecuzioni immobiliari di case e capannoni ed è dubbia la quantificazione  dell’attivo.   
L’unica prospettiva possibile, allo stato, è quella di valorizzare il Fondo alimentandone le disponibilità con quanto garantito dal flusso dei fondi dormienti (come previsto dalla norma) e valorizzare l’arbitro preso l’ANAC che bene sta operando nei confronti delle vittime delle 4 banche risolte nel dicembre del 2016. Portiamo all’attenzione la nostra richiesta, per dare ancora più efficacia, l’apertura di due sedi operative: a Vicenza e l’altra Treviso.
Gravissima sarebbe la responsabilità di chi, anche animato dalle migliori intenzioni, ne rallentasse l’operatività o peggio impedisse l’avvio del Fondo per altre aspettative di la da venire. A recupere eventuali limiti abbiamo l’impegno di tutti i partiti, ma si deve fare in fretta: sono di fatto 5 anni che i risparmiatori sono prigionieri, costretti ad assistere all’azzeramento dei loro risparmi.
Il recente voto ha aperto una stagione di rinnovamento della politica e delle regole di governo. Si sono tutelati le imprese del territorio, lavoratori e i correntisti. 
Per i danneggiati la via giudiziaria comporta tempi e costi insostenibili; la Giustizia viene cancellata dalla prescrizione. 
Finalmente c’è stata attenzione ai risparmiatori con la costituzione del Fondo che può, anzi deve dare immediata applicazione all’art. 47 ella Costituzione “La Repubblica promuove tutela il risparmio….”

Questa nota viene sottoposta alle assemblee di questi giorni e all’attenzione di tutte le associazioni impegnate auspicando la più larga convergenza possibile.
Hanno già dato l’adesione associazioni:
¬ di lunga tradizione sociale come Ezzelino III da Onara, ANLA riconosciuta dal 1950, 
¬ iscritte dall’inizio al CNCU albo delle Associazioni  dei Consumatori e degli Utenti . come ADUSBEF, Codacons , Casa del Consumatore, Federconsumatori, ADOC, ADICOSUM, Lega Consumatori, Unione Nazionale Consumatori ,
¬ che si sono distinte per competenza e capacità organizzativa come Consumatori Attivi del Friuli……
Tutte cercano di dare il buon esempio superando attriti e spirito di competizione. Solo unendo competenze e organizzazione siamo all’altezza di una sfida che deve sollecitare a quel bene comune, che finalmente speriamo torni al centro dell’etica politica.

 

*Alla Presidente del Senato on.le Maria Elisabetta Alberti Casellati
Al Presidente Camera on.le  Roberto Fico
 
Agli on.li capigruppo di Senato e Camera
 
M5S Giulia Grillo Danilo Toninelli
Pd su Graziano Delrio e Andrea Marcucci
Lega, Gian Marco Centinaio e Giancarlo Giorgetti 
Forza Italia  Mariastella Gelmini e Anna Maria Bernini,
Fratelli d’Italia Fabio Rampelli Stefano Bertacco
Gruppo Misto Loredana De Petris, Federico Fornaro (LEU)
 
Ai leader dei Partiti:
Coalizione Centro Destra   on.le Matteo Salvini
M5S  on.le Luigi Di Maio
PD on.le Maurizia Martina