La scarica dei 345… parlamentari contro la democrazia e per l’oligarchia

Il taglio dei parlamentari, il maggioritario e il presidenzialismo anticamera dell'oligarchia

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Aula già vuota di parlamentari e membri del governo
Aula già vuota di parlamentari e membri del governo

E così, quasi all’unanimità (un risultato “bulgaro” si direbbe), i parlamentari sono stti “tagliati”. La prossima legislatura saranno 345 in meno. L’entusiasmo dei membri del M5S era palese, neanche avessero risolto le gravi crisi che attanagliano il paese, dalla sicurezza nei luoghi di lavoro, alle crisi aziendali, ai licenziamenti, alla devastazione dell’ambiente, al clima, alla presenza delle mafie in ogni ganglio del sistema.

Così, felici e contenti, magari anche dicendo che non erano d’accordo ma che si doveva fare, hanno votato quasi tutti ma, sarebbe logico chiedere, per fare cosa? Per ottenere cosa? Ci hanno spiegato che serve per diminuire i costi. A prescindere che non sono questi i costi che rovinano il paese, non si potevano tagliare gli stipendi dei parlamentari invece di modificare la Costituzione?

Ci hanno spiegato (e continuano a farlo) che così ci sarà più efficienza. Ma come possono garantirlo? L’efficienza di un’istituzione è, forse, inversamente proporzionale alle persone che ne fanno parte? Mi sembra veramente qualcosa di ridicolo e, al contempo, pericoloso. Portando all’estremo (ma non poi così tanto, viste le pulsioni autoritarie da “pieni poteri” e gli obiettivi presidenzialisti di gran parte delle forze presenti in Parlamento) si potrebbe arrivare a una specie di direttorio di pochi “eletti” (senza garanzie di rappresentatività reale), una vera e propria oligarchia.

Di fatto, diminuire la platea dei parlamentari distribuirebbe i privilegi dei quali godono a un numero minore di “eletti” (virgolettato perché sarebbero più che altro nominati da qualche direzione che effettivamente votati dagli elettori), scatenando una corsa alla poltrona (ripeto, preventivamente assegnata da qualche direzione politica) ancor più feroce di quella alla quale assistiamo da qualche decennio.

Ci fanno intendere che con meno parlamentari si migliorerà la qualità. Ma non spiegano come e perché. Secondo voi ha qualche logica pensare che ci sarà un miglioramento qualitativo o non saranno forse candidati ancora più di adesso i vari signorsì, quelli che hanno l’unico compito di premere un pulsante in fase di votazione, quelli che “non disturbano”?

E ci sono anche altre questioni che fanno a pugni con la democrazia vera, quella pensata dalle madri e dai padri costituenti. Diminuzione dei seggi con una legge elettorale maggioritaria, sbarramenti elevati e quant’altro di fatto impedirebbero a partiti oggi non presenti in parlamento di essere rappresentati. Cosa che già sta avvenendo da tempo. Non è una cosa da poco, non sono pochi voti di forze marginali. Si tratta di milioni di voti persi, di milioni di elettori non rappresentati.

Infine, se si voleva veramente diminuire l’inefficienza e la ferraginosità del nostro sistema, perché non agire in maniera determinata e drastica impedendo ai partiti (a quelli maggiori in particolare) di imporre i propri “uomini e donne di fiducia” (quei personaggi magari trombati nelle elezioni) nei vari consigli di amministrazione e nelle poltrone del “sottogoverno”? È là dove, principalmente, ci sono gli sprechi maggiori, dove si annida e prolifera la corruzione, dove si sviluppa e trionfa la “questione morale” indicata dall’allora segretario del PCI, Enrico Berlinguer, come il maggiore pericolo per la democrazia italiana.

Oggi sono tutti contenti e allineati. Sorridono felici mentre smantellano un po’ alla volta le basi della rappresentanza e della democrazia. Cosa credete? Che a “lorsignori” interessi il bene del paese? Che non siano pronti a restringere gli spazi di rappresentatività dei cittadini? Che non vogliano creare le basi (e qualcosa di più) per arrivare a un sistema oligarchico dove sia normale la figura dell’uomo solo al comando? E dove in pochi possano distribuire privilegi e favori agli amici?

Questo è l’obiettivo di un po’ di tutti quelli che sono in Parlamento oggi. Non crediate che lo facciano per il nostro bene. Lo fanno solo per il loro. Adesso partiranno convincendoci che ci vuole una legge elettorale maggioritaria con una soglia di sbarramento alta per impedire che si disturbi il prossimo manovratore. Noi cittadini dobbiamo pretendere di contare e l’unica soluzione è votare persone oneste, qualificate e capaci con un sistema proporzionale senza sbarramenti. Vigiliamo e agiamo perché, almeno questo, avvenga.