_Nei giorni scorsi il portavoce del comitato di cittadini PrimaNoi si è recato a Campo Marzo nel capoluogo berico per verificare di persona la situazione del parco, dopo che in questi ultimi mesi ai controlli delle forze di polizia si è aggiunta la costante presenza di una ronda di militari appartenenti all’operazione “Strade Sicure“. _Alex Cioni è arrivato in treno da Schio seguendo un gruppetto di migranti presumibilmente ospiti nelle strutture della città dell’alto vicentino, i quali, una volta giunti a Vicenza, si sono dispersi aggregandosi con gli altri gruppetti di migranti sparsi a Campo Marzo. _
Non è la prima volta che gli attivisti del comitato si ritrovano tra i vialetti del parco per filmare l’evidenza di una situazione di degrado la cui responsabilità è delle decine di migranti che occupano l’area ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti._”Nulla di nuovo da quelle parti, scopriamo l’acqua calda di un degrado ormai conosciuto molto bene dai vicentini ma bisogna comuque passarci tra quei viali per rendersi conto veramente di come quella zona sia diventata un corpo estreneo della città” -spiega Cioni- che con questo giro di perlustrazione ha voluto sottolineare che il problema degli “sgraditi ospiti va affrontato con fermezza e determinazione”, ma che solo lo Stato può attuare “se ci sarà l’adeguata volontà politica di fare ciò che serve”. _Secondo il portavoce di PrimaNoi, “nonostante l’arrivo del prezioso contributo della ronda dei militari e i numerosi blitz delle forze dell’ordine, tutta l’area d’ingresso al centro storico rimane in pieno possesso dei spacciatori africani e dei consumatori di droghe spesso nostrani, mentre i cittadini si guardano bene dal passeggiare da quelle parte legittimando indirettamente l’occupazione del parco da parte degli immigrati”. _Alla luce del calo degli ospiti nei centri d’accoglienza, dei quali buona parte sono fuoriusciti per assenza dei requisiti per l’ottenimento del permesso di soggiorno, “è facile prevedere che i problemi nelle nostre città possano solo peggiorare -continua Cioni-, grazie all’aumento degli sbandati che vanno ad ingrossare le fila dei clandestini e quindi di coloro che vivono di espedienti come lo spaccio per sopravvivere”. _In questa fase di interminabili e noiose discussioni per la formazione del Governo, il comitato auspica che la politica nazionale riesca a trovare quelle convergenze necessarie per dare un Governo agli italiani che, tra i primi provvedimenti urgenti, preveda un rafforzamento delle aree come i Cie dove confinare forzatamente i clandestini e con essi delle espulsioni di massa di chi non ha diritto di stare dentro i confini nazionali. “Se vogliamo riappropriarci dei nostri parchi, non v’é altra via alla strada della fermezza -afferma Alex Cioni-, bisogna allontanare tutti quei soggetti responsabili del degrado urbano che interessa importante aree del capoluogo e che non lascia indenni cittadine della provincia come quella scledense. Va fatto nell’interesse dei cittadini per bene tra cui -precisano dal comitato- ci sono molti stranieri che non meritano di essere accomunati a quella gentaglia”.
Alex Cioni, PrimaNoi