La Giunta comunale, riunitasi ieri in via Palazzo a Mestre, ha approvato, su proposta dell’assessore all’Ambiente Massimiliano De Martin, la variante al Progetto operativo di bonifica dell’Area dell’ex Ospedale al Mare al Lido di Venezia per un valore complessivo di 1.116.500 euro.
“Una delibera che, dopo l’espletamento di procedure burocratiche, permetterà la ripresa e il conseguente completamento dei lavori di bonifica dell’area che il Comune di Venezia si è impegnato ad eseguire nel contratto di vendita dell’area – commenta De Martin. Già nel 2014 erano stati conclusi i lavori di bonifica del I° stralcio e, in seguito al passaggio di proprietà a Cassa Depositi e Prestiti, non è statapossibile l’esecuzione del II° stralcio di lavori fondamentali per l’ottenimento del certificato di avvenuta bonifica. A tal fine si è reso quindi necessario progettare, attraverso Veritas S.p.A., un II° lotto di lavori, inteso come progetto in variante del I° stralcio, per gli aspetti ambientali. Una variante che, nel marzo del 2018, è stata approvata con Decretoregionale del direttore dell’Unità Organizzativa Bonifiche Ambientali e Progetto Venezia. Nello specifico, quindi, si procederà con la ricollocazione in sito di terreni certificati nelle aree dove erano stati rimossi e smaltiti i terreni superficiali interessati dagli inquinanti permettendo così che, sulle superfici in questione, si possa finalmente attuare quel progetto di riqualificazione dell’area così tanto attesa dalla Città e sul quale il sindaco Luigi Brugnaro ha sempre creduto, tanto da averlo ribadito non più tardi di qualche mese fa quando la Giunta aveva il Protocollo di Intesa tra Regione Veneto, Comune di Venezia, Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. e Cassa Depositi e Prestiti Investimenti Società Gestione Risparmio S.p.A (CDPI SGR) per la riqualificazione e rivitalizzazione dell’area. Proprio in quell’occasione infatti ilsindaco – ricorda De Martin – ebbe a dire che, la riconversione dell’ex Ospedale al Mare non solo rispetterà il sistema delle dune favorendo la ri-naturalizzazione del territorio, come già previsto nel Piano degli arenili, ma porterà anche nuova occupazione, con 500 posti stabili a regime e manterrà la parte del Distretto sanitario, un elemento essenziale ed indispensabile per residenti e visitatori. Un vero e proprio lavoro di squadra che sta permettendo di gettare le basi affinché questo progetto sia economicamente sostenibile e, una volta compiuto, diventi un esempio di buona amministrazione non solo per il Lido di Venezia, ma per tutta la Città Metropolitana”.