Oggi l'interrogatorio clou al processo BPVi è stato quello di Mario De Blasio, l'appuntato scelto della Guardia di Finanza di Vicenza che, insieme ad un collega e supervisionato dai superiori, ha trascritto addirittura 2.025 ore di audio registrazioni che erano gran parte dei 4.050 file contenuti in 52 schede SD e una chiavetta Usb sequestrate nella cassaforte della segreteria generale il 22 settembre 2015.
Quelle registrazioni, tutte conservate senza alcun tipo di classificazione, dice Mario De Blasio, praticamente sempre molto preciso nelle sue risposte al pm Luigi Salvadori, ai legali intervenuti e al presidente del collegio Deborah De Stefano, riguardano moltissimi cda (l'ultimo è di metà 2015) della capogruppo Banca Popolare di Vicenza e delle sue varie controllate ma solo un comitato di direzione, di fatto l'organo strategico operativo della banca.
Le domande vertevano sul riconoscimento delle voci dei partecipanti a quest'unico Comitato di direzione, risalente al 10 novembre 2014, di cui si è ritrovata la traccia audio, mentre si sono opposti alla testimonianza, senza avere prima in mano le trascrizioni, i difensori dei presenti al Comitato (oltre a Samuele Sorato c'erano anche Emanuele Giustini, Paolo Marin e Andrea Piazzetta e i non imputati Adriano Cauduro, Mariano Sommella, Umberto Seretti, Roberto Pozzato e Antonio Fagnani) meno quelli degli imputati "non presenti", anche perché non ne facevano parte, e cioè Giuseppe Zigliotto e Gianni Zonin, non coinvolti, quindi, per lo meno apparentemente e direttamente, in quanto riscontrabile nell'audio.
Di fronte alle rimostrane dei legali la presidente del collegio ha ammesso la testimonianza dell'appuntato scelto Mario De Blasio per deporre sul riconoscimento dei partecipanti sulla base di passaggi della registrazione già agli atti e fatti, quindi, ascoltare in aula riservando al futuro gli esami sulla integrità e originalità dell'audio oltre che sulla sua trascrizione non ancora agli atti.
I passaggi ascoltati oggi e presenti nel nostro solito video integrale sotto pubblicato sono stati veramente significativi già in sé (noi siamo in possesso dell'audio completo e stiamo verificando il modo migliore per rendervelo noto a breve), anche se limitati a pochi minuti su un Comitato durato tre ore e quarantaquattro minuti perché fanno ascoltare non ipotesi ma le azioni da intraprendere per smaltire in pochissimo tempo, entro la metà di dicembre 2014, oltre duecento milioni del fondo riacquisto azioni proprie e oltre un miliardo di baciate.
Ma è stato forte e foriero di sviluppi il colpo di scena riservato oggi dai pm ai sempre più sparuti presenti in aula (c'era Maria Goretta Rancan come unico simbolo dei soci azzerati che ha parlato anche con uno Zonin al solito "iperuraneo") ma, soprattutto, alle difese, ai legali di parte civile (abbiamo visto Vettore ed è intervenuto Ciccotto) e, ovviamente, al collegio e a noi, poveri, cronisti.
Se è già l'esistenza stessa dell'audio di un solo Comitato di direzione fra tutti quelli svolti (ci dicono che fossero quindicinali) a far pensare, colpisce molto anche il "come" si sia arrivati a rintracciare di fatto a colpo sicuro il 22 settembre 2015 le 52 schede SD e la chiavetta Usb in cui c'era anche e, soprattutto, il "comitato solitario" del 10 novembre 2014 fortemente accusatorio nei confronti soprattutto di Sorato, non interessato, però, a questo dibattimento in quanto stralciato, Giustini, Marin e Piazzetta.
Ebbene, riferisce Mario De Blasio, il 21 settembre 2015 era stata intercettata una telefonata in cui dall'utenza, dice con prudenza fattuale De Blasio, del sempre defilato, ma spesso presente, Mariano Sommella, ex Bankitalia poi arruolato, come altri, da Zonin, partivano "le disposizioni" a chi ascoltava al telefono dell'utenza di Adriano Cauduro, poi diventato secondo alcuni imputati una delle "bocche profonde" delle indagini, di "mettere le registrazioni nella cassaforte della segreteria generale" sperando diceva Sommella, "che non le senta nessuno...".
Insomma Sommella e Cauduro che, ascoltando la registrazione in nostro possesso, sono intervenuti poco o nulla nel Comitato di direzione "bomba" del 10 novembre 2014 (unico della storia documentato, per lo meno allo stato attuale dei fatti processuali) sono proprio quelli che hanno parlato al telefono delle schede in cui c'era la registrazione che oggi ha reso inequivocabili le direttive sullo svuota fondo e sulla baciate.
A meno che non saltino fuori anche sorprese nei riscontri sull'integrità dell'audio un'altra fondamentale risposta, processualmente e storicamente, è attesa alla domanda che ha già anticipato la difesa di Giustini: se la telefonata intercettata tra Sommella e Cauduro ha reso facile alla GdF il ritrovamento dell'audio incriminato, "chi ne è l'autore?" e, aggiungiamo noi, perché visto che degli altri quindicinali comitati di direzione non risultano a oggi tracce, né scritte né tanto meno registrate?
Forse anche Sommella e Cauduro, non coinvolti nel processo BPVi ma che di cose ne sanno molte, potranno rispondere a questa e altre domande.
Per chi volesse aderire con pochi euro all’iscrizione al nostro VicenzaPiù Freedom Club con un gradito contributo, utile a far proseguire questo nostro oneroso servizio publico, pubblichiamo qui a seguire il video integrale della testimonianza al processo BPVi dell'appuntato scelto Mario De Blasio mentre ricordiamo che oltre che i verbali di udienza costantemente aggiornati su bankileaks.com sezione Documenti & Files Premium, proponiamo i video integrali in esclusiva del processo BPVi su questo mezzo, sul nostro canale YouTube e sul canale streaming VicenzaPiu.tv e LaPiu.Tv (qui il nostro palinsesto) visibile su Pc e tramite l’omonima App disponibile gratuitamente per l’ambiente iOs e Android.
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