100 telecamere intelligenti e 50 volontari stranieri in campo per la sicurezza urbana (leggi qui nostro appello anche per sicurezza sul lavoro: “Sicurezza, più sicurezza!” urlano alla pancia i candidati sindaco di Vicenza. E la sicurezza sul lavoro che è figlia del lavoro “umano”?“), ndr). Partono da questi due numeri le prime proposte che il candidato sindaco Otello Dalla Rosa lancia sul tema della promozione della sicurezza in città.
Le idee, presentate assieme a Giacomo Possamai questa mattina nella sede del Comitato elettorale di corso Palladio a Vicenza, saranno seguite nelle prossime settimane dall’annuncio di altre misure previste all’interno di un programma complessivo che passa attraverso interventi di prevenzione, controllo del territorio, repressione e, non ultimo, di educazione e partecipazione.
“La sicurezza è una priorità per i vicentini e per questo lo sarà anche per il sindaco, che avrà la delega sulla sicurezza per garantire la massima attenzione. Le nostre proposte andranno sempre nel segno della concretezza, dell’innovazione e della partecipazione” è la premessa di Dalla Rosa e Possamai nel presentare due prime misure concrete che si intende attivare. La prima proposta riguarda la presenza in città di 100 telecamere intelligenti che, grazie alla grande flessibilità d’uso, potranno essere tarate localmente e individualmente, per la rilevazione e segnalazione di situazioni “anomale” diverse a seconda della zona della città o anche dell’orario. Nello specifico, le telecamere intelligenti possono infatti individuare e segnalare, anche in condizioni estreme, la presenza di persone o veicoli protratta per tempi superiori a una soglia stabilita oppure in aree sensibili d’interesse, come parchi, scuole, monumenti. Sono inoltre in grado di rilevare gli oggetti che vengono rimossi dalla loro posizione, anche in caso di affollamento e occlusione, e i flussi di passaggio di persone e mezzi in determinate zone e fasce orarie.
“L’obiettivo è di trasformare in telecamere intelligenti quelle già presenti in città e di aumentarne il numero del 25% in un anno, portandole complessivamente a 100. Una soluzione che è sostenibile sia tecnicamente, grazie all’uso di un apposito software, sia economicamente – ha sottolineato Dalla Rosa, spiegando che in ogni caso questo sarebbe solo un primo obiettivo -. Con le loro potenzialità, questi apparecchi sono un concreto strumento di deterrenza e prevenzione, ma anche di controllo del territorio e, se ce ne fosse bisogno, di indagine. Si tratta di un uso intelligente dell’innovazione che permette di migliorare direttamente la vita dei cittadini e dare loro maggiore serenità”.
E sempre di una forma innovativa di controllo del territorio si parla anche nel secondo strumento proposto: la creazione di una squadra di volontari stranieri per la sicurezza urbana. 50 ausiliari, ben riconoscibili e adeguatamente formati e attrezzati, che agiranno da “sentinelle” in diretto contatto con le forze dell’ordine, soprattutto nelle aree di più difficile gestione. “Il coinvolgimento degli stranieri è fondamentale perché i volontari avranno anche una funzione sostanziale di mediazione culturale – ha aggiunto Dalla Rosa -. Il loro compito sarà quello di presidiare le diverse zone della città, segnalando alle forze dell’ordine eventuali comportamenti illeciti o situazioni anomale. Il loro apporto potrà dare un contributo importante al lavoro di intelligence che già viene fatto dagli organi preposti”.
“Conosciamo tutti le carenze che purtroppo ancora ci sono negli organici della polizia locale – hanno concluso Dalla Rosa e Possamai -. Sfruttare le opportunità offerte dalle tecnologie e coinvolgere i volontari sono oggi delle strade che possono aiutarci ad aumentare il controllo e la presenza nel territorio, per essere sempre di più vicini ai cittadini”.