Scoperto e sanzionato a San Lazzaro un kebab, Giovine: senza autorizzazione alla somministrazione

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Il Kebab esercitava la somministrazione di alimenti e bevande al pubblico in assenza di requisiti, per questo tale attività deve cessare. La disposizione, firmata dal direttore del servizio Suap – edilizia privata, turismo e manifestazioni, è stata notificata oggi a K.K. 43 anni, di origine turca, a cui è stato fatto divieto di proseguire nell’attività di somministrazione che aveva aperto nella zona di viale San Lazzaro.

La vicenda riguarda un Kebab di cui il titolare aveva comunicato il 2 agosto 2018 al Suap l’avvio del servizio di consumo sul posto, con la presenza di tavoli e sedie, autocertificando il possesso del requisito della pratica professionale conseguito lavorando come socio in un’analoga realtà.

A seguito della verifica compiuta dagli uffici, però, la dichiarazione è risultata non conforme a quanto previsto dalla normativa, pertanto la scia (segnalazione certificata di inizio attività) presentata dall’interessato è stata annullata per irricevibilità. 

Nel corso di un controllo della polizia locale, eseguito alle 18.45 del 29 settembre di quest’anno, il locale è risultato tuttavia aperto, con luci accese, tavoli interni ed esterni allestiti, registratore di cassa in funzione e la presenza di due clienti intenti, a consumare una pizza.

Di qui la compilazione del verbale e il conseguente provvedimento di cessazione dell’attività di somministrazione senza autorizzazione.

“Mi complimento con gli uffici dell’assessorato alle attività produttive e con la polizia locale, – dichiara l’assessore alle attività produttive Silvio Giovine – per aver portato alla luce una situazione di illegalità che andava stoppata, per la sicurezza dei clienti e per il dovuto rispetto nei confronti di chi opera correttamente. Non è un caso che a condizioni di irregolarità corrispondano spesso degrado e difficile convivenza con i residenti, che ci avevano più volte segnalato il disagio relativo allo stazionamento dei clienti nel locale, con i conseguenti problemi di ordine pubblico, schiamazzi e musica ad alto volume. Ben vengano, quindi, i controlli e i relativi provvedimenti”.