No in UE al dibattito su situazione in Cile dopo il Sì a “comunismo = nazismo”: l’elenco dei votanti

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Scontri in Cile
Scontri in Cile

Dopo aver votato a favore dell’ignobile mozione che equipara nazismo e comunismo, a Bruxelles è stata bloccata la proposta di avere un dibattito sulla situazione che si è creata in Cile. Evidentemente quasi venti morti e centinaia di arresti, torture e violenze, una repressione durissima da parte del governo di destra non bastano a risvegliare la coscienza di un parlamento europeo sempre più incardinato in una visione reazionaria.

E’ bene sapere che gran parte dei parlamentari PD, compresi Alessandra Moretti e Pietro Bartolo (Pisapia, questa volta, non compare tra i votanti … evidentemente era da un’altra parte), hanno votato contro la richiesta di dibattito sul Cile. E’ proprio vero, quando uno o una si dichiara “equidistante” da comunismo e nazismo, quando li accomuna cancellando la memoria storica, vuole dire (e nei fatti è così) che si schiera dalla parte della reazione e del fascismo. Non sarà “politicamente corretto” dirlo, ma è così.

Riporto la lista dei nomi di chi ha votato a Bruxelles (favorevoli alla richiesta del dibattito sul Cile, contrari e astenuti), per sapere con chi e con che cosa abbiamo a che fare.

106 voti a favore

GUE/NGL (comunisti, sinistra unitaria europea, sinistra verde nordica): Aubry, Barrena Arza, Bompard, Botenga, Carthy, Chaibi, Demirel, Ernst, Ferreira, Kokkalis, Kountoura, Matias, Michels, Omarjee, Papadimoulis, Pelletier, Rego, Schirdewan, Scholz, Villanueva Ruiz, Villumsen

Non Iscritti: Castaldo, Corrao, D’Amato, Gemma, Gyöngyösi, Lowe, Nikolaou-Alavanos, Overgaard Nielsen, Papadakis Kostas, Pedicini, Pignedoli, Rondinelli, Sin?i?, Tennant, Zullo

Partito Popolare: Kyrtsos, Trócsányi

Liberali: Donáth, Durand, Guetta, Porritt, Rodríguez Ramos

Socialisti e Democratici: Avram, Biedro?, Brglez, Cimoszewicz, Glucksmann, Guillaume, Hajšel, Hristov, Kohut, Köster, Lalucq, Majorino, Miller, Noichl, Picierno, Roberti, Sant, Tarabella, Tax, Vind, Yoncheva

Verdi/ALE: Alfonsi, Andresen, Auken, Bloss, Breyer, Carême, Cavazzini, Cuffe, Delbos-Corfield, Delli, Deparnay-Grunenberg, De Sutter, Franz, Freund, Geese, Giegold, Hautala, Holmgren, Keller Ska, Kolaja, Kuhnke, Lagodinsky, Lamberts, Langensiepen, Magid, Marquardt, Neumann, Nienaß, O’Sullivan, Paulus, Reintke, Riba i Giner, Roose, Rowett, Satouri, Semsrott, Strik, Toussaint, Urtasun, Vana, Wiener, Yenbou
293 voti contrari

Conservatori e Riformisti: Fotyga, Jaki, Jurgiel, Kanko, Karski, Kempa, Kloc, Kopci?ska, Krasnod?bski, Ku?miuk, Lundgren, McIntyre, Mazurek, Mo?d?anowska, Rafalska, Roos, Ruissen, Rzo?ca, Slabakov, Stegrud, Tomaši?, Van Overtveldt, Waszczykowski, Weimers, Wi?niewska, Z?otowski

Identità e Democrazia: Anderson Christine, Androuët, Bardella, Berg, Bilde, Bruna, Buchheit, De Man, Fest, Griset, Haider, Hakkarainen, Joron, Juvin, Laporte, Limmer, Mariani, Meuthen, Rivière, Rougé, Vandendriessche

Non Iscritti: Konstantinou

Partito Popolare: Adamowicz, Ademov, Alexandrov Yordanov, Amaro, Arias Echeverría, Ar?ukowicz, Asimakopoulou, B?sescu, Bellamy, Benjumea Benjumea, Bentele, Berendsen, Bernhuber, Bil?ík, Blaga, Bogovi?, Buda, Carvalho, Casa, Caspary, del Castillo Vera, Colin-Oesterlé, Danjean, Deli, Deutsch, Düpont, Edtstadler, Estaràs Ferragut, Evren, Frankowski, Gahler, Gál, Gieseke, González Pons, Gy?ri, Gyürk, Halicki, Hansen, Herbst, Hidvéghi, Hölvényi, Jahr, Jarubas, Kanev, Kefalogiannis, Kokalari, Kopacz, Kósa, Kovatchev, Kubilius, Kympouropoulos, de Lange, Lega, Lenaers, Lewandowski, Liese, Lins, López Gil, ?ukacijewska, Lutgen, McAllister, McGuinness, Mandl, Marinescu, Maydell, Mažylis, Meimarakis, Metsola, Millán Mon, Monteiro de Aguiar, Montserrat, Mortler, Motreanu, Niebler, Niedermayer, Novakov, Olbrycht, Pereira Lídia, Pieper, Polfjärd, Pollák, Rangel, Ressler, Salini, Sander, Schmiedtbauer, Schreijer-Pierik, Schulze, Schwab, Seekatz, Skyttedal, Sokol, Tajani, Thaler, Tobé, Tóth, Verheyen, Vincze, Virkkunen, Vozemberg-Vrionidi, Walsh, Walsmann, Warborn, Weber, Wiezik, Winkler, Winzig, Wiseler-Lima, Zarzalejos, Zdechovský, Zoido Álvarez, Zovko, Zver

Liberali: Alieva-Veli, Al-Sahlani, Auštrevi?ius, Azmani, Bauzá Díaz, Beer, Bilbao Barandica, Boto?, Boyer, Brophy, Brunet, Bunting, Cañas, Chabaud, Charanzová, Chastel, Ciolo?, Cseh, Davies, Decerle, Eroglu, Farreng, Federley, Flego, Gade, Gamon, Garicano, Ghinea, Glück, Goerens, Grudler, Hahn Svenja, Hayer, Hlavá?ek, Huitema, in ‘t Veld, Karlsbro, Katainen, Knotek, Körner, Kyuchyuk, Maxová, Melchior, Mihaylova, Müller, Nagtegaal, Nart, Newton Dunn, Pagazaurtundúa, Petersen, Rafaela, Ries, Riquet, Séjourné, Toom, Torvalds, Trillet-Lenoir, Tudorache, Vautmans, Vedrenne, Verhofstadt, Voaden, Yon-Courtin, Zacharopoulou

Socialisti e Democratici: Aguilera, Ara-Kovács, Balt, Bartolo, Belka, Benea, Benifei, Bonafè, Borzan, Chahim, Corbett, Cre?u, Cutajar, Dalli, Danielsson, De Castro, Dobrev, Fernández, Fuglsang, García Pérez, Gardiazabal Rubial, Gebhardt, Geier, González, González Casares, Grapini, Heide, Heinäluoma, Homs Ginel, Incir, Jongerius, Kaljurand, Kammerevert, Kirton-Darling, Krehl, Larrouturou, Leitão Marques, Liberadzki, Luena, Maestre Martín De Almagro, Maldonado López, Marques Margarida, Marques Pedro, Molnár, Moreno Sánchez, Moretti, Neuser, Nica, Papadakis Demetris, Penkova, Picula, Piri, Plumb, Regner, Rónai, Sánchez Amor, Schaldemose, Schieder, Sidl, Silva Pereira, Sippel, Spurek, Stanishev, Tang, Tinagli, Tudose, Vitanov, Zorrinho
38 astenuti

Conservatori e Riformisti: Geuking

Identità e Democrazia: Adinolfi Matteo, Baldassarre, Basso, Bizzotto, Borchia, Campomenosi, Caroppo, Casanova, Ceccardi, Conte, Da Re, David, Donato, Dreosto, Kofod, Lancini, Lizzi, Panza, Sardone, Zambelli, Zanni

Non Iscritti: Farage, Gill Nathan, Habib, Kolakuši?, Lagos, Monteith, Tice, Uhrík

Partito Popolare: Maldeikien?

Liberali: Armand, Grošelj, Hojsík, Loiseau, Pîslaru

Socialisti e Democratici: Danti, Ertug

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Giorgio Langella
Giorgio Langella è nato il 12 dicembre 1954 a Vicenza. Figlio e nipote di partigiani, ha vissuto l'infanzia tra Cosenza, Catanzaro e Trieste. Nel 1968 il padre Antonio, funzionario di banca, fu trasferito a Lima e lì trascorse l'adolescenza con la famiglia. Nell'ottobre del 1968 un colpo di stato instaurò un governo militare, rivoluzionario e progressista presieduto dal generale Juan Velasco Alvarado. La nazionalizzazione dei pozzi petroliferi (che erano sfruttati da aziende nordamericane), la legge di riforma agraria, la legge di riforma dell'industria, così come il devastante terremoto del maggio 1970, furono tappe fondamentali nella sua formazione umana, ideale e politica. Tornato in Italia, a Padova negli anni della contestazione si iscrisse alla sezione Portello del PCI seguendo una logica evoluzione delle proprie convinzioni ideali. È stato eletto nel consiglio provinciale di Vicenza nel 2002 con la lista del PdCI. È laureato in ingegneria elettronica e lavora nel settore informatico. Sposato e padre di due figlie oggi vive a Creazzo (Vicenza). Ha scritto per Vicenza Papers, la collana di VicenzaPiù, "Marlane Marzotto. Un silenzio soffocante" e ha curato "Quirino Traforti. Il partigiano dei lavoratori". Ha mantenuto i suoi ideali e la passione politica ed è ancora "ostinatamente e coerentemente un militante del PCI" di cui è segretario regionale del Veneto oltre che una cultore della musica e del bello.