L’assessore comunale Paola Mar ha presenziato questo pomeriggio, nell’Aula magna dell’Istituto Cavanis, alla cerimonia di inaugurazione del 34° anno accademico dell’Università della Terza età del Centro storico di Venezia.
“E’ importante – ha sottolineato nel suo intervento di saluto Paola Mar – che in una città come Venezia, esista una realtà come questa, e che ci siano così tante persone che la frequentino. E’ bello vedere anziani che hanno ancora la voglia, e la forza, di imparare, scoprendo discipline nuove, o approfondendo materie che nel corso della vita lavorativa, avevano dovute essere messe da parte. Una vecchiaia attiva passa in primis da una mente ancora lucida e curiosa: il modo migliore anche per trasmettere qualche cosa di importante ai propri nipoti, così come ad esempio i miei nonni hanno fatto con me.”
Sono quasi una cinquantina, come hanno spiegato la presidente, Irene Favaretto, e il direttore dei corsi, Ermanno Ferretti, le discipline di studio programmate per quest’anno, che, come tradizione, toccheranno le branche del sapere più disparate: dall’Archeologia all’Informatica; dalla Medicina alla Fotografia; dalla Storia all’Inglese; dalla Topografia antica all’Arte; dal Disegno all’Economia.
Il via alle attività è fissato per il 4 novembre, mentre la conclusione dei lavori è prevista per la fine di aprile.
La conferenza inaugurale è stata dedicata, questa sera, al termine della cerimonia di inaugurazione, a Lyda Borelli, diva del muto, raccontata dal nipote, Giovanni Alliata di Montereale.