“Le Città in Festa”, il format che, secondo quanto sancito dalle linee di mandato del sindaco Luigi Brugnaro, raccoglie stagionalmente gli eventi organizzati in tutta la città dalle varie associazioni per darne pubblicità e diffusione, ha già raccolto dal 2016 più di 5.550 eventi e, solo nel 2019, è già arrivato a vederne realizzati 1600.
“I numeri parlano chiaro – commenta l’assessore al Turismo Paola Mar – se fossimo chiamati a un primo bilancio sulla validità dell’iniziativa voluta dal nostro primo cittadino, non possiamo che constatare quanto questi cartelloni di eventi che hanno caratterizzato tutto il territorio comunale siano stati attrattivi per le lodevoli e preziose iniziative realizzate dalle tante associazioni della città impegnate in attività che favoriscano l’aggregazione e la socialità”.
“In questa maniera – continua l’assessore -, in un’ottica di sussidiarietà, si è rafforzato il rapporto col territorio facilitando le associazioni e i cittadini attraverso la creazione di un ufficio apposito che si occupa della programmazione e autorizzazione degli eventi. Il nostro impegno è sempre stato quello di incentivare e sostenere la sussidiarietà ed è per questo che, a differenza del passato, è proprio questo ufficio comunale che si preoccupa e si fa tramite per soddisfare le richieste avanzate. Per fare un esempio, se un’associazione o dei cittadini volessero organizzare un evento che preveda la richiesta di un palco con occupazione di suolo pubblico, la concessione delle spazi comunali (palestre, sale, teatri), l’allaccio alla corrente elettrica, l’eventuale deroga al rumore, la chiusura temporale di un asse viario, l’eventuale somministrazione di cibi e bevande, non deve più contattare e attendere risposta da 4 o 5 uffici diversi come economato, commercio, patrimonio, sport, mobilità, Polizia locale, ma basta che si rivolga all’Ufficio Eventi che se ne fa carico snellendo la burocrazia, raccogliendo tutti i pareri ed emettendo un solo provvedimento autorizzatorio”.
“Inutile chiedere collaborazione ai cittadini se poi la burocrazia e le complicazioni della macchina amministrativa rischiavano di scoraggiare anche i più volenterosi – sottolinea Mar – Non solo, a differenza di quanto accadeva nel passato, e in qualche caso accade ancor oggi, per chi fa solamente richiesta di Patrocinio della Città di Venezia (nel 2019 ne sono stati concessi dalla Giunta quasi 70) che consente, a chi vede promossa la sua istanza, di ottenere l’uso del logo comunale e la possibilità di esenzione al 50% del Cimp (ovvero la tassa di affissione), l’inserimento nel calendario delle iniziative delle “Città in Festa” dà diritto alla concessione del logo unico, all’esenzione totale per l’occupazione di suolo pubblico e per l’affissione delle locandine e all’esenzione del pagamento dei diritti di segreteria dovuti per l’apertura della pratica. Oltre agli aspetti riguardanti la parte burocratica, e nonostante le più stringenti norme in materia di safety e security stabilite dal Governo in seguito ai tristi eventi di Piazza San Carlo a Torino, questa amministrazione si è messa a disposizione anche con il posizionamento di 14 colonnine elettriche di proprietà comunale nelle zone più utilizzate per eventi, così da evitare i costi di allacciamento all’energia elettrica e pagare solo quelli sull’effettivo consumo”.
“Non resta, quindi, – conclude l’assessore – che ringraziare gli uffici comunali per il supporto dato alle associazioni e tutti coloro che in questi anni hanno reso possibile l’incremento delle ‘Città in Festa’ facendolo diventare un vero e proprio punto di riferimento per il mondo dell’associazionismo. Già ora stiamo raccogliendo le richieste per le iniziative già previste per il prossimo anno che andranno a formare il cartellone 2020: ad oggi sono state contattate più di 500 associazioni, che al momento hanno già presentato più di 700 eventi. Saremo sempre dalla parte di chi, con umiltà e impegno, si spende per fare della nostra città un luogo vivo e ricco di iniziative, culturali, sociali, sportive e ricreative”.