“La sentenza dalla Corte Costituzionale fa giustizia delle tante bugie raccontate in questi anni, Governo e Parlamento hanno agito in una situazione d’urgenza al solo fine di tutelare risparmio e investimenti dai problemi che stavano nascendo dalla gestione di multinazionali finanziare come fossero piccole banche di paese”. Lo dice Laura Puppato, senatrice uscente, commentando la sentenza della Corte Costituzionale sul decreto del 2015.“Abbiamo oggi l’ennesima conferma che le responsabilità per il tracollo di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza non sono da imputare al Governo, come qualcuno ha voluto strumentalmente fare per garantirsi consenso e candidarsi nelle liste di M5S e Lega, ma agli amministratori delle banche, Zonin, Consoli, Trinca, etc… contro cui i procedimenti stanno andando avanti per ostacolo alla vigilanza e false scritture – ha continuato Puppato – molti gruppi politici dovranno spiegare perché hanno fomentato alcune realtà associative che ne hanno approfittato, perseguendo con ulteriori oneri a carico dei risparmiatori truffati, una strada di difficile sbocco, anziché collaborare con il Governo che ha fatto tutto il possibile per tutelare risparmio e investimenti”.
“Al contrario di chi ha perso tempo, prosegue l’iter del Fondo di ristoro per le vittime di reati finanziari previsto dall’ultima Legge di Stabilità con i primi 100 milioni che il Parlamento ha messo in un fondo speciale dedicato ai risparmiatori truffati e con gli altri 100 mil di euro di Banca Intesa. I rimborsi saranno a breve sbloccati, vedremo se chi finora ha parlato saprà quantomeno garantire gli strumenti che già sono stati predisposti” ha concluso.
Laura Puppato, Pd