Acqua alta a Venezia: Zaia formalizza emergenza nazionale, Rucco dà totale disponibilità. In arrivo nuova perturbazione e allerta valanghe sul Veneto

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Il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha inviato al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al Capo della Protezione Civile Nazionale, Angelo Borrelli, la formale richiesta di dichiarazione dello “Stato di emergenza a Livello Nazionale”, sulla base dell’articolo 24 del D.Lgs del 2 gennaio 2018.

Nella richiesta, inviata a mezzo di posta certificata, il Governatore fa riferimento al disastro accaduto a Venezia (in alto i video dalla città ndr) e ai gravi danni subiti anche da altre parti del territorio. Augurandosi una pronta risposta dal Governo, Zaia chiede anche “un primo sostanziale sostegno economico per le prime spese”; e “un successivo sostegno economico stante la difficoltà delle Amministrazioni Locali e della stessa Regione a fronteggiare la situazione con misure finanziarie ordinarie, al fine di assicurare le operazioni di soccorso alle popolazioni colpite, attuare gli interventi indifferibili e urgenti necessari a garantire la pubblica incolumità, ripristinare i danni subiti dal patrimonio pubblico e privato, e per la ripresa delle normali condizioni di vita della popolazione”.

Il sindaco di Vicenza Francesco Rucco, intanto, esprime solidarietà alla città di Venezia per i danni causati dal maltempo: “Voglio esprimere solidarietà e vicinanza alla città di Venezia, ai suoi cittadini e al sindaco Luigi Brugnaro che è anche presidente dell’area metropolitana, anch’essa duramente colpita dal maltempo. La situazione in corso è molto grave e sono vicino alle famiglie, in modo particolare a quelle delle persone decedute. Colgo l’occasione per annunciare la totale disponibilità di aiuto sotto qualsiasi forma perchè noi vicentini sappiamo cosa vuol dire ritrovarsi una città completamente allagata ma sappiamo anche come si fa superare queste situazioni di crisi“.

Intanto al breve miglioramento meteorologico di queste ore, fa seguito in Veneto l’arrivo di una nuova perturbazione: a partire dalla serata di giovedì 14 e per tutta la giornata di venerdì 15 sono previsti venti tesi, a tratti forti, di Scirocco sulla costa e sulla pianura veneta, in quota e sulle dorsali prealpine, dai quadranti meridionali. Dalla serata di domani cominceranno le prime deboli precipitazioni sparse in successiva estensione e intensificazione.

Venerdì 15 il tempo sulla regione sarà in prevalenza perturbato, con precipitazioni diffuse, anche con rovesci o occasionali temporali, localmente anche molto abbondanti, sulle zone montane/pedemontane e localmente abbondanti anche sull’alta pianura. Sono previste abbondanti nevicate sopra i 1200 metri e dalla mattina di venerdì il pericolo di valanghe sale al livello 4 (arancione) su tutto il territorio montano per la probabilità di distacchi spontanei, anche di dimensioni molto grandi, lungo i percorsi abituali. Dalla sera di venerdì probabile attenuazione dei venti e diradamento delle precipitazioni.

In considerazione del quadro meteorologico previsto il Centro decentrato della Protezione civile del Veneto ha dichiarato lo stato di pre-allarme (allerta arancione) per criticità idrogeologiche su tutta la fascia montana e pedemontana del Veneto e per il bacino idraulico del Basso Brenta-Bacchiglione. Per l’area del bacino scolante in laguna, del Basso Piave e del Sile, nonché del Livenza, del Lemene e del Tagliamento è ‘allerta gialla’ fino alla mezzanotte di venerdì 15.