Intolleranza a Vicenza: lancio di petardi da giovani sul Suv a senzatetto indiano e tabaccaio butta fuori signora marocchina

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il Suv
il Suv "rigato"

Che il “clima” in Italia e a Vicenza sia cambiato, soprattutto negli ultimi tempi, nei confronti degli immigrati, etichettati troppo spesso in maniera negativa e generalizzata, è sempre più evidente, tra “strilli” di alcuni media e dichiarazioni di esponenti politici di destra.

Ora ci sono da segnalare due episodi spiacevoli di “messa in pratica” avvenuti lo stesso giorno nella città berica. La polizia è intervenuta prima in una tabaccheria in viale Trieste alle 11.30 trovando una donna a terra, italiana ma di origine marocchina di 61 anni. Vicino a lei c’era la figlia 35enne intervenuta per soccorrere la madre in seguito a un’aggressione subita poco prima.

La donna era entrata per acquistare un biglietto dell’autobus da 1 euro e 30 centesimi e per pagare ha estratto una moneta da un euro e una serie di monetine da 1 e 2 cent. Mentre le stava contando l’esercente infastidito si è rivolto a lei chiedendole se le ha raccattate spazzando qualche cucina. La signora ha manifestato il suo disappunto al tabaccaio per la frase rivolta nei suoi confronti, poi giustificata come una “battuta” scherzosa, accusandolo anche di essere razzista.

A quel punto l’uomo insieme a sua figlia e un cliente presente in quel momento, iniziano a spingerla con la forza fuori dal negozio, tanto che in seguito alla caduta della signora è poi arrivata l’ambulanza. Ora in Questura verranno visionate le telecamere presenti nel negozio per capire la dinamica di quanto avvenuto.

Poi alle 3.10 di notte le Volanti sono accorse in seguito a un movimentato episodio avvenuto nel parcheggio di piazza Araceli in centro. Tre ventenni erano arrivati con il Suv della madre di uno di loro e hanno dichiarato agli agenti di essere stati inseguiti e aggrediti da alcuni senzatetto: uno di loro ha anche afferrato per il giaccone uno dei giovani facendolo cadere a terra.

Il senzatetto è un indiano anche lui ventenne, regolare con il permesso di soggiorno ma da tempo insieme ad altre persone staziona per dormire in quel luogo cittadino o sotto i portici di corso Palladio. Agli agenti ha segnalato che i tre giovani del Suv vanno a disturbarli ogni notte, facendo esplodere petardi.

I senzatetto quella notte si sono vendicati anche rigando le fiancate dell’auto e quando il figlio della proprietaria si è accorto è andato in escandescenza urlando contro l’indiano: “ti ammazzo, ti accoltello, negro di merda, chiamo gli zingari e ti faccio ammazzare”.

Povera Italia e Vicenza.